"Costruite dopo l'alluvione del 1966 e da decenni abbandonate", la Lega chiede di intervenire sulle 'case minime' di Isola
Da quasi un quarto di secolo i cittadini di Isola soffrono la presenza di una situazione divenuta ormai insostenibiule. Ci riferiamo alla presenza delle cosiddette “case minime” costruite nella frazione dopo l’alluvione del 1966 e da decenni abbandonate.
Da decenni viene denunciato dai cittadini il degrado delle due strutture. Più volte sono state coinvolte le Autorità sanitarie compoetenti e il Comune e piu volte sono state date assicurazioni per la risoluzione del problema, non potendosi negare i rischi igenico sanitari conseguenti alla vicinanza delle “case minime” a civili abitazioni ed addirittura ad un asilo ubicato a pochi metri dalle strutture fatiscenti. Nonostante le rassicurazioni l’unico risultato ottenuto fu la eliminazione – avvenuta circa dieci anni fa - dei tetti in eternit.
La vicenda ha avuto strascichi anche agli inizi del 2024 quando un forte temporale degradò ulteriormente le strutture ed il Comune in quella occasione si impegnò – qualora ve ne fossero state le condizioni - ad emettere un provvedimento contingibile e urgente al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che potevano minacciare l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Nella occasione il Comune precisò che, essendo le citate strutture di proprietà di San Miniato Gestioni srl – società scaturita dalle ceneri del famigerato project financing - , il Sindaco avrebbe provveduto d’ufficio alle spese per la bonifica dell’area sostituendosi al proprietario dell’immobile qualora questi fosse stato inadempiente nella messa in sicurezza del sito.
E’ trascorso quasi un anno dall’impegno assunto dal Comune e niente di nuovo e positivo è accaduto, ma al contrario il forte vento di questi giorni ha ulteriormente degradato le due strutture una delle quali è collassata al suolo rendendo il degrado e il pericolo per i cittadini e per il vicino asilo ancora più evidente e grave. E’ quindi evidente che vi sono tutte le condizione per un intervento diretto del Comune a tutela della salute pubblica.
Per risolvere questa vergognosa vicenda non è più possibile attendere che si dipani la incredibile controversia del project financing che vede il proprietario delle “case minime” controparte del Comune. E’ ora che il Comue si faccia parte attiva, metta in sicurezza l’intera area e poi se vuole si rivalga su S. Miniato Gestioni srl, cessando di scaricare sui cittadini i problemi di una discutibile gestione della vertenza giudiziaria del famigerato project financing.
LEGA SEZIONE SAN MINIATO