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Leggerissimo: "Gli anni incerti" di Emiliano Dominici

Jerry, Giulia e Guido sono tre ragazzi che nascono lo stesso giorno in tre posti diversi e si ritrovano tutti a Livorno, dove saranno compagni a scuola e nella vita. Il loro fortissimo legame è un sentimento che va al di là dell'amicizia e li guiderà attraverso momenti storici come l'occupazione delle università, gli anni di piombo, gli scioperi nelle fabbriche. Coprendo un arco che va dal 1969 al 2001, seguiamo Jerry, Giulia e Guido tra feste in villa, contestazioni, bagni in mare, canne, Erasmus e via discorrendo. E succede che a un certo punto Jerry, Giulia e Guido diventano un po' anche amici nostri.

"Gli anni incerti. Canzone di fine millennio" è un bellissimo romanzo edito da effequ e scritto da Emiliano Dominici, traduttore e insegnante di Livorno che recentemente ha dato alle stampe anche "Maria Malva", altro consiglio spassionato. Ne "Gli anni incerti" Dominici è molto bravo nel riuscire a tratteggiare alla perfezione i caratteri e le personalità dei tre amici protagonisti, in un trio che ricorda - con citazione esplicita all'interno - "Jules e Jim". Ma se nel film di Truffaut il legame verte più sulla passione amorosa, qua si parla di Amicizia con la A maiuscola: un sentimento indissolubile e che nemmeno le più incredibile vicissitudini possono scalfire.

Ne "Gli anni incerti" c'è tutto e tutto è al posto giusto, non succede come in altri romanzi in cui, a forza di mettere ingredienti, viene fuori un minestrone sciapo. La ricetta di Dominici è perfetta: coesistono Woodstock e i Bagni Pejani, il Cinque e Cinque e l'LSD, la religione e Le Ore. È un romanzo avvincente, scritto benissimo e che ha l'unico grande difetto di togliere ore di sonno, perché non si può andare a letto senza aver prima letto un'altra pagina, e poi un'altra e poi un'altra ancora.

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