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L'istituto Gonnelli verrà accorpato, ma potrà proporre da chi essere diretto

Applicando il criterio di storicità, anzianità, identità e anno di fondazione, il liceo classico Galileo di Firenze non sarà accorpato ad un altro istituto. D'altra parte l'Istituto comprensivo Gonnelli dovrà condividere la dirigenza scolastica con un'altra scuola e potrà farlo avanzando una proposta condivisa dai soggetti che amministrano l'istituto e il territorio di riferimento. Nelle ore scorse è andato in scena pure un flash mob per salvare l'istituto di Montaione e Gambassi.

È quanto fa saper oggi la Città Metropolitana di Firenze, con Beatrice Barbieri, consigliera della Città Metropolitana di Firenze delegata alla Rete scolastica.

"L'attuazione del piano di dimensionamento degli istituti scolastici voluto dal Governo costringe in base a scelte che non condividiamo ad accorpare le scuole di ogni ordine e grado, con ricadute pesanti sulla qualità dell'insegnamento e con tagli alle mansioni del personale, senza considerare la storia dei territori e degli istituti - spiega Beatrice Barbieri, consigliera della Città Metropolitana di Firenze delegata alla Rete scolastica - A malincuore e dopo avere esperito tutte le possibilità per evitare gli accorpamenti che, va detto, non sono chiusure e che potranno essere rivisti alla luce di iscrizioni e di ripensamenti sollecitati al Governo, si è dovuta compiere una scelta che salvaguarda la possibilità per il Gonnelli di stabilire con chi condividere la dirigenza scolastica. Dispiace, va detto anche questo, avere assistito a comprensibili, certo, prese di posizione, talvolta con scarico di responsabilità che invece vanno assunte: non basta mettere le mani avanti per affrontare un problema serio come quello che si è posto".

La Città Metropolitana, con la consigliera delegata, ha fatto tutti i passaggi necessari e delicati prima di prendere una decisione non semplice, ha avviato e compiuto un percorso di ascolto incontrando i dirigenti scolastici, le Conferenze di Zona per l'Educazione e i sindacati. La Città Metropolitana già lo scorso anno aveva intrapreso l'iter richiesto per l'I.C.Gonnelli di Gambassi Terme, poi sospeso grazie a una deroga del Governo. Tuttavia ora la questione si è riproposta, dopo che il 19 Settembre 2024, la Regione Toscana ha avviato la concertazione sui criteri per il dimensionamento a.s. 2025/2026, dal quale è emerso che la normativa nazionale ha previsto per la Regione Toscana quattordici accorpamenti.

Per l'area metropolitana inizialmente la Regione aveva richiesto di effettuare due accorpamenti poi il numero è stato ridotto a uno, dopo che la Metrocittà ha sollecitato la Regione con una nota per chiedere di tenere in considerazione il fatto che il territorio ne sarebbe uscito penalizzato perché ha una media di studenti per istituto nettamente superiore ad ogni altra Provincia, e con meno dirigenti scolastici, proprio in conseguenza al fatto che negli anni precedenti era stato già attuato un dimensionamento.

I numeri parlano chiaro: è incontrovertibile che il territorio metropolitano non dovrebbe essere obbligato a fare tagli in presenza del comportamento virtuoso che lo ha contraddistinto. La Regione Toscana, a sua volta alla prese con quanto stabilito dal Governo, ha in parte recepito le osservazioni e a ottobre ha approvato nuovi indirizzi per il dimensionamento della rete scolastica e per l'offerta formativa per l'anno scolastico 2025/2026 prevedendo un solo accorpamento per la Città Metropolitana di Firenze.

Negli indirizzi approvati con Delibera n. 1181/2024, al fine di individuare le soluzioni più adatte alle specificità territoriali, in una logica di ampliamento delle possibilità di scelta, la Regione Toscana ha dato facoltà alle Province e alla Città Metropolitana di prevedere, nei rispettivi Piani, accorpamenti di istituti diversi da quelli individuati dall'elenco, individuando ulteriori criteri, purché sia garantito il numero di accorpamenti previsto per ogni provincia.

La Città Metropolitana si è avvalsa di questa possibilità, proponendo come criterio verificabile il ruolo delle singole istituzioni scolastiche nel contesto storico culturale del sistema di istruzione locale come previsto dalla Delibera Regionale, tenendo conto anche della storicità, anzianità, identità e anno di fondazione dell'istituto. La tradizione all'origine del liceo Galileo risale al XVI secolo.
Il calo demografico di questi anni deve spingere a trovare soluzioni non contingenti ma di prospettiva e su questo profilo il Governo sembra non volere avanzare proposte percorribili.

La densità della popolazione studentesca di Firenze è molto elevata e risulta notevolmente superiore rispetto a quella della Zona Empolese Valdelsa: Firenze ha una densità di 478,24 (studenti/kmq), mentre l'Empolese ha una densità di 29,63 (studenti/kmq); la popolazione studentesca di Firenze è pari a 48.886 unità, mentre quella dell'empolese è pari a 21.784 unità; il rapporto tra la popolazione dei residenti della fascia di età 3-19 e la popolazione studentesca risulta maggiore per la Zona Firenze (98,48%) rispetto alla Zona Empolese (84,70%).

"Le scelte di accorpamento - conclude Barbieri - portano difficoltà e dispiaceri, sempre, anche se non sono chiusure. Ci sarà sempre da parte nostra un incontro aperto con dirigenti scolastici, sindacati e Conferenze di zona per costruire percorsi condivisi e un attento confronto con i Governi per non cadere in modalità superficiali nella gestione della scuola che, insieme alla sanità, è il pilastro dell'unità nazionale".

Fonte: Città Metropolitana - Ufficio Stampa

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