Furto in azienda a Vinci, mezzi usati per sbarrare le strade di accesso
Furto questa notte in via Leonardo da Vinci nel comune di Vinci, in un'azienda di abbigliamento della zona, la Micheli Gesta s.r.l.. I ladri sono entrati in azione intorno alle ore 4 e hanno utilizzato alcuni mezzi per sbarrare le strade di accesso alla via, nel tratto tra la rotonda di Mercatale e quella verso il ponte sull'Arno. Le modalità sono simili a quelle utilizzate per il colpo al calzaturificio Freeland di Fucecchio all'alba dell'11 ottobre scorso. Nel colpo sarebbero stati usati almeno 2 furgoni. I ladri sono entrati da una porta basculante scorrevole sfondata con un mezzo e hanno asportato alcuni capi di noti marchi di abbigliamento nel giro di una mezzora.
La viabilità è stata ripristinata nel giro di qualche ora. L’immediata attività investigativa ha consentito di rinvenire in una strada di campagna a Petroio, uno dei mezzi utilizzati per perpetrare il delitto, ancora contenente la refurtiva. I capi di abbigliamento non sarebbero in cattive condizioni e saranno restituiti all'azienda.
Da quanto appreso i proprietari sono stati allertati dall'allarme scattato al momento dle furto. Oltre alla merce rubata si registrano danni alla porta che sarebbero quantificabili per circa 7-8mila euro. I carabinieri indagano sulla vicenda.
"Siamo sconcertati, verrebbe voglia di chiudere, di andare via e di spostarsi. Piu che il danno economico è un danno di tempo, bisogna sistemare tutto, guardare se la porta si chiude e parlare con i clienti", spiega il direttore di Gianmarco Micheli che ritiene "assurdo pensare che i ladri possano aver agito indisturbati per 30/40 minuti".
Il direttore non si spiega del perché sia stata presa di mira l'azienda, "non mettiamo neanche foto dell'azienda sui social", spiega. L'azienda, in funzione dal 1958, è un esempio di eccellenza nel settore dell'abbigliamento empolese: "Il lavoro che facciamo noi non si trova da altre parti. La nostra azienda dà lavoro a 40 famiglie, paghiamo regolarmente le tasse e fatti come questi per noi sono sconcertanti. Io posso anche chiudere, a rimetterci è il territorio".