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Furto in azienda a Vinci, mezzi usati per sbarrare le strade di accesso

(da facebook)

Furto questa notte in via Leonardo da Vinci nel comune di Vinci, in un'azienda di abbigliamento della zona, la Micheli Gesta s.r.l.. I ladri sono entrati in azione intorno alle ore 4 e hanno utilizzato alcuni mezzi per sbarrare le strade di accesso alla via, nel tratto tra la rotonda di Mercatale e quella verso il ponte sull'Arno. Le modalità sono simili a quelle utilizzate per il colpo al calzaturificio Freeland di Fucecchio all'alba dell'11 ottobre scorso. Nel colpo sarebbero stati usati almeno 2 furgoni. I ladri sono entrati da una porta basculante scorrevole sfondata con un mezzo e hanno asportato alcuni capi di noti marchi di abbigliamento nel giro di una mezzora.

La viabilità è stata ripristinata nel giro di qualche ora. L’immediata attività investigativa ha consentito di rinvenire in una strada di campagna a Petroio, uno dei mezzi utilizzati per perpetrare il delitto, ancora contenente la refurtiva. I capi di abbigliamento non sarebbero in cattive condizioni e saranno restituiti all'azienda.

Da quanto appreso i proprietari sono stati allertati dall'allarme scattato al momento dle furto. Oltre alla merce rubata si registrano danni alla porta che sarebbero quantificabili per circa 7-8mila euro. I carabinieri indagano sulla vicenda.

"Siamo sconcertati, verrebbe voglia di chiudere, di andare via e di spostarsi. Piu che il danno economico è un danno di tempo, bisogna sistemare tutto, guardare se la porta si chiude e parlare con i clienti", spiega il direttore di Gianmarco Micheli che ritiene "assurdo pensare che i ladri possano aver agito indisturbati per 30/40 minuti".

Il direttore non si spiega del perché sia stata presa di mira l'azienda, "non mettiamo neanche foto dell'azienda sui social", spiega. L'azienda, in funzione dal 1958, è un esempio di eccellenza nel settore dell'abbigliamento empolese: "Il lavoro che facciamo noi non si trova da altre parti. La nostra azienda dà lavoro a 40 famiglie, paghiamo regolarmente le tasse e fatti come questi per noi sono sconcertanti. Io posso anche chiudere, a rimetterci è il territorio".

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