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Sanità: proposta di risoluzione contro le aggressioni al personale

L’atto, di iniziativa della III° Commissione presieduta de Enrico Sostegni (Pd), è stato approvato a maggioranza

La commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), ha approvato nella seduta di stamani (mercoledì 6 novembre) una proposta di risoluzione della stessa Commissione, a seguito dei numerosi atti di aggressione avvenuti anche in Toscana nei confronti del personale che lavora in sanità, dopo che nelle scorse settimane sono stati ascoltati i diretti interessati e gli addetti ai lavori.

Gli obiettivi sono aumentare il controllo, la vigilanza e le azioni di contrasto alla violenza, e garantire a tutti gli operatori sanitari vittime di episodi di aggressione un adeguato supporto legale. L’atto è stato licenziato dalla commissione con voto favorevole a maggioranza e approderà adesso in Aula per il voto.

La proposta, dal titolo “In merito alle azioni di contrasto al fenomeno delle aggressioni nei confronti degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie”, impegna la Giunta regionale ad attivarsi a dare urgentemente completa attuazione a tutti i provvedimenti e misure di contrasto alle aggressioni dei sanitari previsti dagli atti della Giunta, dandone informazione al Consiglio regionale.

Impegna inoltre la Giunta ad attivarsi nei confronti del Governo affinché si preveda l’immediata stipula e attuazione di protocolli operativi con tutte le forze dell’ordine del territorio regionale e il reperimento delle necessarie risorse finanziarie da destinare al controllo e alla vigilanza.

Ancora, impegna la Giunta “ad attivarsi, parimenti, coinvolgendo tutti i livelli istituzionali interessati e tenuto conto degli elementi di criticità e delle proposte emerse in sede di consultazione svoltasi presso la III Commissione consiliare, per implementare le misure di supporto alla tutela legale del personale vittima di aggressione e, in particolare, per perseguire una sempre maggiore uniformità e omogeneità nell'applicazione delle procedure legali relative alle aggressioni subite dagli operatori sanitari, affinché tutti gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie possano accedere a un adeguato supporto legale e a un trattamento equo in tutte le fasi del procedimento”.

Il quadro relativo, in Toscana, alle aggressioni perpetrate a danno del personale esercente le professioni sanitarie e socio-sanitarie è in costante peggioramento: nel 2020 sono state registrate 752 aggressioni al personale sanitario (561 aggressioni verbali, 191 aggressioni fisiche); nel 2021 817 aggressioni al personale sanitario (591 aggressioni verbali, 226 aggressioni fisiche); nel 2022 le aggressioni registrate dall’Osservatorio regionale Aggressioni sono state complessivamente 1258; nel 2023 le aggressioni contro il personale sanitario in Toscana sono state complessivamente 2356, di cui 478 aggressioni fisiche, 1769 aggressioni verbali, 109 aggressioni contro la proprietà; nel primo semestre del 2024 sono stati 1136 i casi registrati (903 aggressioni verbali, 207 fisiche e 26 contro la proprietà). Oltre la metà delle violenze (il 53 per cento) ha visto gli infermieri come vittime, nel 17 per cento degli episodi gli operatori socio sanitari e per il 13 per cento i medici. La maggiore incidenza, quasi il 45 per cento, riguarda i servizi psichiatrici territoriali. All’interno degli ospedali il settore più esposto è il pronto soccorso.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana

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