Villa dell'Ambrogiana e riconoscimento da parte dell’Unesco: la questione sarà riaperta
Il complesso mediceo di Montelupo è stato inserito nel Piano di Gestione di ville e giardini medicei in Toscana. Dal 2013 le Ville Medicee sono patrimonio dell’Unesco. Tutte, meno una: il complesso dell’Ambrogiana. Un luogo con caratteristiche uniche che venne escluso per due ragioni: lo stato di conservazione e la funzione di ospedale psichiatrico giudiziario che ne precludeva la possibilità di fruizione. Dal 2017, dopo la chiusura definitiva dell’istituto penitenziario, è iniziato un grande lavoro finalizzato alla sua valorizzazione anche in ragione delle caratteristiche peculiari di questo luogo.
Il complesso montelupino è l’unico collocato sulle sponde dell’Arno, con un approdo fluviale e una grotta fluviale, recentemente restaurata dalla Soprintendenza. Non solo, è caratterizzato da un corridoio che ricorda il più prestigioso realizzato da Giorgio Vasari, utilizzato da Cosimo III dei Medici per raggiungere la vicina chiesa. Negli anni, a seguito della chiusura dell’ospedale psichiatrico giudiziario, Regione Toscana, Soprintendenza e Amministrazione comunale hanno trovato sinergie e interessato il Ministero con l’obiettivo di dare una nuova funzione a questo luogo. Nuova funzione che si è andata delineando anche grazie all’inserimento dell’Ambrogiana nel percorso degli “Uffizi Diffusi”.
L’investimento per il restauro e il recupero funzionale della Villa dell’Ambrogiana è quindi stato inserito negli interventi recentemente finanziati dal Ministero della Cultura con la prospettiva di una graduale riapertura al pubblico. Per questa ragione, anche se ancora oggi non è avvenuto un riconoscimento ufficiale da parte dell’Unesco, processo non di poco conto, la Villa dell’Ambrogiana è annoverata nel “Piano di Gestione di ville e Giardini Medicei in Toscana”, presentato nelle settimane scorse a Firenze.
“Come ho avuto modo di far presente quando alcuni anni fa sono intervenuto proprio a Montelupo, il percorso per arrivare alla modifica di un sito riconosciuto dall’Unesco è complesso e richiede tempo. Per quanto riguarda l’Ambrogiana la situazione è profondamente cambiata: è mutata la funzione e sono previsti importanti investimenti per la ristrutturazione. Quindi pur non essendo ancora riconosciuta, dopo un confronto con la Regione e il Ministero, abbiamo deciso di inserirla nel Piano di gestione e di coinvolgere anche Montelupo nelle iniziative e nei processi legati alla valorizzazione delle Ville Medicee” afferma Carlo Francini, Responsabile dell'ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e co- coordinatore del laboratorio HERE_LAB che ha curato l'aggiornamento del Piano di Gestione.
All’incontro è intervenuto anche il sindaco Simone Londi che, assieme all’architetto Gabriele Nannetti, in qualità di responsabile del progetto relativo alle risorse del MiC, ha presentato le azioni intraprese fino a oggi e i passi futuri che sarà necessario attuare. Sempre nei giorni scorsi il sindaco Londi e il presidente della Commissione speciale Ambrogiana, Federico Pavese hanno invitato il neo Ministro Alessandro Giuli a Montelupo per visitare il complesso Mediceo.
“La partita per il recupero della Villa dell’Ambrogiana si gioca su più fronti: istituzionale, economico e culturale. Numerosi sono i soggetti coinvolti e che hanno a cuore il futuro di questo luogo unico. Quando ormai più di dieci anni fa, l’Ambrogiana venne esclusa dalle ville Medicee riconosciute dall’Unesco fu l’Amministrazione un grande dispiacere, pur capendone le ragioni. Era un luogo di grande pregio culturale deputato ad un fine improprio. Oggi, grazie al grande lavoro svolto in questi anni, ci troviamo davanti a uno scenario completamente diverso. E devo dire che aver aperto il piano di gestione e avervi trovato anche una scheda dedicata alla villa montelupina è stata per me un’emozione e il segno che stiamo andando nella giusta direzione”, afferma il sindaco Simone Londi.
L’architetto Nannetti afferma: “Dobbiamo essere tutti orgogliosi di avere raggiunto un’importante obiettivo nell’ambito del percorso di riapertura al pubblico del complesso culturale dell’Ambrogiana. Un’altra sfida ravvicinata è proprio quella di riuscire a organizzare visite guidate all’interno dei prossimi cantieri”.
La proposta di organizzare visite all’interno del complesso mediceo era emersa anche in seno alla recente riunione della commissione speciale villa Medicea presieduta dal consigliere Federico Pavese, che ha richiesto anche di promuovere momenti di incontro con i rappresentanti di Unesco.