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Una banda rumena specializzata nei prodotti moda, l'ipotesi del furto a Fucecchio e Dicomano

Ci sarebbe una banda criminale specializzata in furti nel settore moda e con presunti legami con la Romania, dietro al furto del calzaturificio Freeland di Fucecchio dello scorso 11 ottobre; un vero e proprio furto da film con ben 17 furgoni utilizzati. A fare il punto sulle indagini dei Carabinieri è Il Tirreno in edicola oggi, secondo il quale si starebbe indagando su un gruppo che  sta terrorizzando il settore della moda italiana. Dopo una serie di colpi messi a segno con una precisione quasi militare, le forze dell'ordine hanno lanciato un allarme nazionale.

Il modus operandi sarebbe sempre lo stesso: un'attenta pianificazione, l'utilizzo di veicoli rubati per bloccare le vie di fuga e la scelta di obiettivi di lusso facili da rivendere sul mercato nero. Un copione che si è ripetuto quasi identico in altre regioni d'Italia, come in una pelletteria di Dicomano e in una fabbrica di Fendi nelle Marche. In quest'ultimo caso, l'inseguimento con la vigilanza e la fuga a piedi di alcuni membri della banda hanno fornito alle autorità preziose immagini delle telecamere di sorveglianza, che ritraggono una decina di uomini incappucciati agire in modo coordinato ed esperto.

L'obiettivo di questa banda è chiaro: colpire aziende del settore moda, approfittando dell'elevato valore dei prodotti e della facilità con cui possono essere rivenduti sul mercato nero. Le indagini, che coinvolgono le forze dell'ordine di diverse regioni, sono in corso e si concentrano sulla ricostruzione delle reti criminali che supportano queste organizzazioni. Nonostante alcune indicazioni facciano propendere per un'origine rumena della banda, le indagini non escludono la presenza di complici italiani.

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