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4 novembre, le celebrazioni di FdI Certaldo

Si avvicina la ricorrenza della “Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate” – afferma il coordinamento comunale di FDI Certaldo - istituita con Regio decreto n.1354 del 23 ottobre 1922, in ricordo della fine della Prima Guerra Mondiale, nella quale il prezzo pagato dagli italiani era stato altissimo, con oltre 4 milioni di soldati mobilitati di cui 250.000 giovani appena diciottenni, 650.000 morti e 1.500.000 feriti.

In occasione dell’Armistizio di Villa Giusti a Padova (entrato in vigore il 4 novembre 1918) – prosegue FDI - l’Italia commemora i Suoi caduti, in onore di tutti i giovani militari che, in guerra, hanno perso la vita e le loro famiglie per sempre. Simbolo di tutte le vite spezzate, è il Milite Ignoto, che si trova nel Sacello dell’Altare della Patria a Roma: un soldato, rimasto sconosciuto, scelto tra undici salme di caduti in battaglia durante la prima guerra mondiale, privo di elementi di riconoscimento e che rappresenta, dalla data della tumulazione nel 1921, tutti i morti e i dispersi italiani in guerra.

Per ricordare le centinaia di migliaia di morti, gli altrettanti feriti, i mutilati e gli oltre 40.000traumatizzati ricoverati nei manicomi statali, in questa data le più Alte Cariche dello Stato, e tutti i rappresentanti ad ogni livello istituzionale, rendono omaggio con iniziative e celebrazioni solenni rinnovando il sentimento di gratitudine per il sacrificio al raggiungimento dell’unità nazionale.

Un anniversario oggi più importante e profondo che mai – dichiarano da FDI – per non dimenticare gli orrori della guerra, e tutte le vittime di tali abomini.

La storia del 4 novembre è oggi molto poco conosciuta soprattutto dalle giovani generazioni che, al contrario, potrebbero da essa trarre fondamentali insegnamenti per affrontare con maggiore consapevolezza le sfide del mondo contemporaneo. Essa rappresenta il principale monito contro il ripetersi degli errori che condussero agli oltre 16 milioni di morti di una delle maggiori catastrofi dell'umanità.

Fonte: Ufficio Stampa

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