Leggerissimo: "Il carnefice. Storia di Erich Priebke" di Antonio Iovane
Nel corso degli anni Novanta tra gli Stati Uniti, l'Italia, l'Argentina e la Germania è nata una spy story che sembra partorita da una mente incredibile, se solo non fosse avvenuta sul serio. È la storia che ha portato all'arresto di Erich Priebke, che nel 1944 era nelle SS e il 24 marzo era alle Fosse Ardeatine a chiamare i nomi dei 335 uomini da condurre all'interno per essere fucilati e uccisi. Antonio Iovane ha ripercorso quella storia in un libro, "Il carnefice", uscito da poco per Mondadori.
Vale la pena leggerlo non solo per saperne di più su chi era davvero Priebke, su cosa sono stati via Rasella e le Fosse Ardeatine, ma perché Iovane fa entrare nella storia e nella Storia, prende per mano chi legge e gli mostra, coi meccanismi del romanzo, le conseguenze di uno dei fatti più tragici della Seconda Guerra Mondiale in Italia.
Il lavoro di ricerca, le interviste, i sopralluoghi, le descrizioni, il materiale finora inedito. Sono tutte caratteristiche che rendono "Il carnefice" più di un romanzo, più di un saggio storico. Riecheggia - e parla pure in prima persona - la storia orale portata avanti dal grande Alessandro Portelli: parlano i protagonisti, parlano i parenti delle vittime, parla addirittura Priebke, per dare un quadro completo e mai banale o pesante di una rincorsa lunga migliaia di chilometri e decine di anni.
Ma soprattutto "Il carnefice" non cade nella trappola in cui sono finiti libri simili: Priebke è un boia e un boia rimane, non ci sono pietismi, non si fa revisionismo. D'altronde, Iovane ci ha abituato a altri romanzi o lavori similmente magistrali: basti pensare a "La seduta spiritica" e "Il brigatista" (entrambi per minimum fax) o ai podcast su Emanuela Orlandi, la Uno Bianca o Meredith.
Titolo: Il carnefice
Autore: Antonio Iovane
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2024
Pagine: 444
Prezzo di copertina: 21 euro