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Antenna 5G a Cortenuova in area pubblica ma non prevista nel piano comunale

Le antenne di telefonia mobile dividono l'opinione pubblica e la politica. Nell'ultimo consiglio comunale, Buongiorno Empoli - Siamo Empoli ha chiesto conto all'amministrazione comunale dell'autorizzazione rilasciata a Inwitt e Vodafone per l'installazione di un nuovo impianto in località Cortenuova, nel parcheggio tra via Bertolaccini e via Valentini. L'area, pubblica, non è infatti prevista nel piano per le antenne di telefonia approvato nel 2021 dal consiglio comunale. L'autorizzazione inoltre stride rispetto all’impegno che la nuova amministrazione ha mostrato dal luglio scorso, quando ha preso posizione, anche con una delibera di consiglio comunale, per cercare di contrastare la diffusione di questi impianti.

Nel suo intervento l’assessora Laura Mannucci ha spiegato che “Il Comune non ha poteri diretti per regolamentare le antenne, può solo controllare che la documentazione necessaria sia conforme alle normative vigenti” e ha poi ricordato la politica di trasparenza fatta dal Comune di Empoli con il sito Antenna Trasparente , che rende visibili in tempo reale tutte le richieste degli operatori per favorire il controllo pubblico dei cittadini. Mannucci ha poi ricordato la delibera di consiglio comunale con la quale si ribadisce la contrarietà sia all’innalzamento della potenza delle emissioni delle antenne da 6 a 15 volt/metro (deliberata dal Governo col Dlgs 48/2024 Concorrenza), che al depotenziamento dei poteri degli enti locali ente in questo ambito.

L’area del parcheggio di Cortenuova, per la quale è stata “obbligatoriamente rilasciata l’autorizzazione” ha specificato l’assessora Mannucci, in quanto i permessi Arpat e ASL risultavano presenti, è un'are pubblica, non fa parte del piano antenne già approvato ma potrebbe rientrarci nel 2024 (è in corso infatti il lavoro di riordino del piano). Comunque, ha ricordato: “Il piano comunale non rappresenta un vincolo per gli operatori, ma è una guida per indirizzare l’installazione in ambiti preferenziale per rispondere agli interessi pubblici”.

La risposta non ha soddisfatto Leonardo Masi e Buongiorno Empoli - Siamo Empoli, che ha lamentato il controsenso di un’amministrazione che da un lato fa delibere di condanna delle emissioni e dall’altro “dà la possibilità ai proponenti di mettere un’antenna” senza neanche provare a contrastarli, cioè senza provare a fare valere il piano approvato, “Se li avessimo voluti contrastare - ha dichiarato Masi - avremmo potuto provare ad attendere che trovassero un accordo col privato, mentre in questo modo gli abbiamo spianato la strada”.

La materia è però complessa, in quanto il Piano per le antenne, ad oggi, può essere aggirato dagli operatori privati, poiché secondo quando prevede l'art. 7 -bis del Dl Coesione 60/2024, le antenne possono essere installate anche al di fuori dei piani, nelle cosiddette “zone bianche”. Tuttavia, un piano ben strutturato, cioè che dà risposte alle esigenze di infrastrutturazione previste dalla normativa, potrebbe con più facilità essere imposto al gestore, rendendo più difficile per questo il ricorso l’installazione in deroga al di fuori del piano. I piani delle antenne quindi, non dovrebbero essere piani che vietano in modo diffuso l'installazione di antenne sul territorio, ma che armonizzano l’interesse dell’ente con quello del gestore, che a sua volta è funzionale all'ottenimento dell'interesse nazionale dell'infrastrutturazione tecnologica. Temi questi sui quali comunque sarà la giurisprudenza a dover fare legge, esprimendosi nei contenziosi che si prevedono sorgere fra enti locali e operatori.

Contattato da gonews.it, Leonardo Masi interviene proprio sul tema dell’efficacia o meno del piano: “Non so quanto, ad oggi, il piano comunale delle antenne possa essere opposto alle richieste dell’operatore telefonico, però è singolare che ci si sia dotati di un piano se poi non si è in grado di farlo valere. Perchè lo abbiamo votato allora? Al tempo stesso credo che si stia diffondendo sempre di più una coscienza diffusa dei potenziali rischi per la salute. Siamo sicuri che i privati concedano facilmente le loro proprietà ai gestori di antenne? Perchè il Comune non dà l'esempio, allora, ostacolando i gestori con tutti i mezzi che ha a disposizione, in modo che si diffonda questa coscienza? Se i privati negassero sempre di più l’autorizzazione anche l’ente locale avrebbe più margini di trattativa. In questa occasione invece, si è spianato la strada al gestore e si è informato il consiglio comunale che l’area era al di fuori di quelle approvate a cose fatte."

Dal canto suo Masi ha annunciato che prenderà ulteriori informazioni e iniziative. L’amministrazione che, come già anticipato ai cittadini di Cortenuova durante l’assemblea di sabato scorso, cercherà un’interlocuzione con i gestori, per proporre un sito alternativo al parcheggio di via Bertolaccini via Valentini, così come fatto per l’antenna di via Valpusteria. La vicenda quindi pare tutt'altro che conclusa.

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