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Traffico illecito di rifiuti, a Pistoia sequestrati beni per 230mila euro

L'operazione della polizia ha portato alla sorveglianza speciale per un uomo, pluripregiudicato. Circa 5 le tonnellate di rifiuti sequestrati, provenivano dal distretto tessile

Eseguiti dalla polizia di Stato di Pistoia sequestri di beni immobili, auto e conti correnti per un valore complessivo di 230mila euro e applicata la misura della sorveglianza speciale nei confronti di un uomo, 40enne straniero regolare sul territorio nazionale, pluripregiudicato e residente nel comune. Gli accertamenti eseguiti dalla polizia, nello specifico dagli operatori della Divisione Anticrimine della Questura di Pistoia, hanno ricostruito i precedenti e quella che viene definita come assoluta sproporzione tra redditi dichiarati e tenore di vita tenuto dal soggetto e dal nucleo familiare. In particolare l'uomo, connotato da una spiccata pericolosità sociale, è risultato dedito in via continuativa, a partire dall’anno 2017, ad attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti nelle provincie di Pistoia, Prato e Firenze, che lo vedevano raccogliere e smaltire in maniera illecita le lavorazioni provenienti dal distretto tessile della zona pratese.

Nel 2022, a seguito di un episodio di illecito smaltimento di rifiuti nel comune di Pistoia, l'uomo era stato denunciato e a suo carico era stata emessa la misura di prevenzione dell’avviso orale con la quale il di Questore di Pistoia lo invitava a tenere una condotta conforme alla legge. Ma nonostante il provvedimento, il soggetto avrebbe continuato l'attività di smaltimento illecito di rifiuti, collezionando molteplici segnalazioni all'autorità giudiziaria per reati, connotati da un nesso di abitualità, e per la gestione abusiva di ingenti quantitativi di rifiuti senza la prescritta autorizzazione (circa 5 Tonnellate i rifiuti rinvenuti e sequestrati), con il concorso di altri individui alcuni già identificati e denunciati, nonché l’allestimento di numerosi mezzi, circa 20 quelli sequestrati, il tutto al fine di trarre un ingiusto profitto in danno della collettività.

Con un collaudato modus operandi gli smaltimenti avvenivano di notte, con l'abbandono in strada o nei cassonetti dell'immondizia di grossi sacchi di plastica neri contenenti gli scarti raccolti nel distretto tessile di Prato, che venivano poi disseminati nelle province limitrofe con il chiaro intento di eludere e rendere difficoltosa l’attività di contrasto da parte delle forze dell’ordine.

Valutata la sussistenza dei presupposti di legge, il Questore di Pistoia ha disposto accertamenti patrimoniali dai quali il 40enne è risultato titolare o avere nella sua disponibilità numerosi beni, che evidenziavano una elevata sperequazione tra redditi dichiarati e tenore di vita quantificabile in 360 mila euro. Una sproporzione, dalle ricostruzioni, riconducibile al reimpiego dei proventi delittuosi. In accoglimento della proposta del Questore il Tribunale di Firenze ha ordinato l'applicazione del sequestro, per un valore complessivo di circa 230mila euro, finalizzato alla confisca di tutti i beni mobili e immobili, conti correnti intestati all'uomo e ad un'altra persona ritenuta prestanome.

Il sequestro, eseguito dalla polizia la scorsa settimana, ha riguardato due fabbricati a Pistoia del valore di circa 115mila euro, 17 autoveicoli da circa 100mila euro e 2 motoveicoli del valore complessivo di 3.000 euro, oltre a 4 rapporti bancari con un saldo attivo complessivo di circa 20mila euro. Sulla successiva confisca, così come sull’irrogazione della sorveglianza speciale, si pronuncerà il Tribunale di Firenze: spetterà al destinatario della misura dimostrare che il patrimonio sequestrato sia stato acquistato con denaro di provenienza lecita ovvero riconducibile ad attività economiche svolte, diversamente concludono dalla Questura, il provvedimento andrà a consolidarsi in una "confisca antimafia" ed i beni sequestrati saranno sottratti al circuito dell’economia criminale per essere restituiti a beneficio della collettività.

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