Sesto e altri dieci comuni contro il mancato no alla borsa e alla scelta sull'acqua prese dalla Multiutility
Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino interviene in merito all'assemblea dei soci di Alia Multiutility di stamani. Secondo Falchi l'assemblea "ha purtroppo deciso di rimandare scelte strategiche, tra cui l'accantonamento definitivo della quotazione in Borsa, mentre conferma di non voler cambiare idea sull'ingresso di nuovi soci privati in Publiacqua".
Secondo il sindaco di Sesto "Dopo la forzatura delle dimissioni di Irace da Estra sarebbe stato invece di fondamentale importanza che dai Comuni soci arrivasse una proposta netta e, finalmente, la definizione chiara degli indirizzi da perseguire per superare lo stato di difficoltà e di incertezza circa il futuro della società. Una società così complessa, con dimensioni rilevanti ed erogatrice di servizi pubblici fondamentali per i nostri territori, non può e non deve essere lasciata nell'indeterminatezza e con deleghe eccessivamente ampie per il management".
Il Comune di Sesto Fiorentino aveva infatti presentato un documento alternativo a quello di Firenze, chiedendo anzitutto "l'accantonamento definitivo della quotazione in Borsa, così da permettere alla società di uscire dall'attuale stato di incertezze e contraddizioni, oltre alla definizione di un nuovo piano industriale coinvolgendo i Comuni e con la partecipazione dei territori. Abbiamo chiesto di approfondire ogni ipotesi che consenta di mantenere il servizio idrico all'interno del gruppo con la sola presenza di soci pubblici". Questo documento, presentato insieme ai Comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Carmignano, Cantagallo, Vaiano, Agliana, Vicchio, Rufina, Borgo San Lorenzo, Castelfranco Pian di Scò, è stato però bocciato dall'assemble.
Falchi però spiega come: "Insieme agli altri Comuni contrari alla decisione di oggi proseguiremo nei prossimi mesi il lavoro di confronto e approfondimento per arrivare al più presto alla scelta auspicata da molti, ovvero all'accantonamento definitivo del progetto di quotazione in Borsa e finanziarizzazione della società, oltre al ripensamento del percorso di individuazione di nuovi soci privati per Publiacqua. L'acqua è un bene comune e come tale devono essere pubbliche sia la sua proprietà che la sua gestione, anche in ossequio al fortissimo messaggio politico lanciato dagli elettori ed elettrici con il referendum del 2011".
Anche da Borgo San Lorenzo voto contrario al documento d'indirizzo fiorentino di Alia Multiutility
Il Sindaco di Borgo San Lorenzo ha espresso stamani voto contrario, ritenendo il documento di indirizzo presentato all’Assemblea dei Soci di Alia Multiutility, poco chiaro rispetto alle prospettive indicate, nonostante sia da rilevare il fatto che, per la prima volta, ufficialmente (al punto 8) si parla dell'ipotesi di azionariato popolare o di prestito sociale.
“Abbiamo deciso di esprimerci in maniera contraria, spiega il Sindaco di Borgo San Lorenzo, Leonardo Romagnoli, soprattutto vista la proposta di quotazione in borsa e per rivendicare un maggior riconoscimento dei servizi pubblici come afferenti ai diritti dei cittadini e non a logiche privatistiche”.
L’assemblea dei soci di Alia Multiutility, riunita questa mattina a Prato presso la sede di Estra, presente il 96,12% del capitale sociale, ha deliberato, ai sensi dell’articolo 13 dello statuto, gli indirizzi strategici annuali. Gli indirizzi deliberati dall’assemblea dei soci di Alia Multiutiliy con il voto favorevole dell’81,5% del capitale sociale (astenuto lo 0,99% e contrario il 13,35%).
Borgo San Lorenzo ha invece espresso voto favorevole al documento del Comune di Sesto Fiorentino nel quale hanno trovato convergenza tutte le posizioni critiche e/o contrarie alla quotazione in Borsa, favorevoli alla necessità di mantenere in seno esclusivamente pubblico la gestione del servizio idrico integrato e propense a ridare centralità ai territori e ai Comuni soci nelle linee strategiche e per il miglioramento della qualità dei servizi.
Fonte: Ufficio Stampa