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Multiutility: tutela dei lavoratori e no a consulenze esterne. Ordine del giorno di Tomasi

Alessandro Tomasi sindaco di Pistoia

Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi ha presentato stamani nell'assemblea dei soci di Alia Multiutility, un ordine del giorno a tutela dei lavoratori e degli utenti, nel quale si dice anche un no a a consulenze esterne. Chiesto anche un piano industriale con obiettivi chiari di transizione ecologica ed un tavolo con gli utenti. Via libera dei soci all’emendamento di Tomasi che blocca l’affidamento a soggetti terzi per la valutazione delle diversi opzioni di finanziamento

Garantire i livelli occupazionali all’interno della Multiutility, formare i lavoratori per raggiungere, attraverso la valorizzazione del personale e delle sue competenze, un innalzamento del livello dei servizi, armonizzare i contratti in considerazione della fusione di società, inserire nelle procedure di gara clausole sociali volte a garantire la sicurezza dei posti di lavoro, utilizzare anche cooperative sociali di tipo B allo scopo di diventare promotori di integrazione lavorativa di soggetti in difficoltà, assumere maestranze in ragione del potenziamento dei servizi e di un progetto di sviluppo.

E ancora: instaurare con gli utenti finali un confronto propositivo volto a migliorare gli standard e la qualità dei servizi, attraverso ad esempio l’apertura di un tavolo con i consumatori; delineare un piano industriale chiaro che abbia come finalità la transizione ecologica con la realizzazione di nuovi investimenti; efficientare i servizi; ridurre le tariffe.

Sono le richieste che il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi ha formalizzato nell’ordine del giorno presentato questa mattina durante l’assemblea di Alia convocata per discutere dello stato di avanzamento del progetto Multiutility. Hanno votato a favore, tra gli altri, il Comune di Sesto, Rufina, Calenzano, Campi Bisenzio, ma non avendo avuto l’appoggio dei soci di maggioranza, l’ordine del giorno non è passato.

Rispetto agli indirizzi approvati dall’assemblea, inoltre, Tomasi ha chiesto ed ottenuto una modifica al documento a seguito della quale l’iniziale previsione di affidamento a soggetti terzi di consulenze per la valutazione delle opzioni di finanziamento è stata eliminata.

“Spendere centinaia di migliaia di euro per fare una valutazione che spetta agli organi della Multiutility, con una assunzione di responsabilità che non può essere certo scaricata su terzi, non sarebbe stato opportuno” spiega il sindaco Tomasi in assemblea. “E’ l’ora di prendere delle decisioni, non di dare incarichi”. Per il sindaco, l’acqua deve essere necessariamente tenuta dentro alla Multiutility. Sulla quotazione in borsa e sulle alternative finanziarie non ci sono pregiudizi ma non devono neppure esserci preclusioni ideologiche avverte Tomasi. “Le decisioni si prendono per i cittadini, con l’obiettivo di garantire investimenti, servizi e costi inferiori agli attuali. La finalità deve essere quella di accelerare su questo percorso”.

Fonte: Ufficio Stampa

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