Sr429 e lavori, Cellini: "Più Certaldo chiede una presa di posizione di tutti"
La triste vicenda dell’esondazione del fiume Elsa ci da la possibilità di riportare sul tavolo della discussione politica, la delicata vicenda del cantiere della nuova 429. Nella passata campagna elettorale avevamo ampiamente affrontato il problema, cercando il confronto con il partito di maggioranza guidato da Campatelli che gioca a nascondino ogni qualvolta si cerca di affrontare il problema, con l’intento di stringere sulle responsabilità politiche di un cantiere fondamentale per la Val D’Elsa
Una vergogna tutta toscana.
I ritardi cronici del cantiere della nuova 429, non solo hanno gravi ripercussioni per il tessuto produttivo che da anni soffre la carenza di infrastrutture di collegamento ma, in ragione del vincolo idraulico e delle opere di mitigazione del rischio, che saranno finanziate e messe a gara solo dopo il completamento della strada, si espone un vasto territorio, quello compreso tra Certaldo e Castelfiorentino, ad un importante rischio, con battenti idraulici che in alcune zone sfiorano i 2 mt.
Queste evidenze, non sono nuove ai nostri amministratori: negli ultimi 10 anni infatti, le politiche di governo del territorio hanno pressoché congelato la capacità di attuare trasformazioni in alcuni ambiti del nostro comune proprio in ragione del rischio idrogeologico ed idraulico. Un ulteriore danno all’economia del paese.
Verosimilmente, saremmo in grado di apprezzare l’impatto delle opere di riduzione del rischio idraulico solo dopo la conclusione del lotto della 429 e la successiva realizzazione della cassa di espansione denominata “Casino d’Elsa” sul fiume omonimo nel comune di Gambassi Terme.
Un’altra opera da mettere in cantiere è l’ingrossamento dell’arginature, che si inserisce nel progetto del parco fluviale, anche questa un’opera partorita ormai più di 10 anni fa che non ha ancora visto la luce.
Solo allora sarà possibile procedere alla redazione di un aggiornamento delle tavole dei rischi e lavorare sullo sviluppo e la capacità di espansione delle nostre zone industriali/artigianali.
Più Certaldo chiede una presa di posizione netta, non solo da parte dei Sindaci, ma anche da parte della città metropolitana e del Presidente Giani. La politica ha il dovere di ascoltare i cittadini e di lavorare nell’interesse della collettività, siamo stufi di vedervi tagliare i nastri di opere derelitte e vetuste già dalla progettazione. Quante altre alluvioni? quanti danni dovremmo contare ancora prima di vedere realizzate le opere? dove vanno a finire le nostre tasse? E soprattutto, ci sono le risorse per avviare le opere complementari alla nuova 429?
Più Certaldo ribadisce la propria disponibilità a lavorare per la costituzione di un tavolo che, assieme al Commissario Regionale, garantisca una conclusione celere e dei lavori ed una cantierizzazione agile delle opere complementari.
Più Certaldo