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Crisi moda, Giani e Nardini: "Bene ammortizzatori per la moda, ma da Governo nessuna comunicazione"

Il presidente Eugenio Giani e l'assessora Alessandra Nardini da alcuni mesi hanno chiesto al Governo sostegno per il sistema moda in crisi e tornano a chiedere un tavolo congiunto sul settore e provvedimenti urgenti

"Apprendiamo, dalle dichiarazioni dell'On. La Porta e del Consigliere regionale Petrucci, che finalmente il Governo avrebbe previsto un ammortizzatore ad hoc per le aziende del settore moda con meno di 15 dipendenti. Ci dispiace prendere atto che, ancora una volta, si preferiscono i canali personali di partito piuttosto che il rispetto del rapporto di leale collaborazione istituzionale tra Governo e Regione. Non c'è giunta, infatti, nessuna comunicazione, nonostante da 4 mesi avanziamo alla Ministra Calderone la richiesta di un ammortizzatore sociale ad hoc per il settore moda.

La scelta del Governo conferma la bontà della nostra richiesta a sostegno di un settore strategico a livello nazionale e toscano, che in questo momento sta affrontando una crisi molto preoccupante.
Ci saremmo aspettati una risposta più celere, nell'ottica di sostenere il settore, evitare i licenziamenti e la perdita di competenze. Non possiamo non segnalare anche che, mentre durante l'incontro dello scorso 18 settembre - incontro a cui, dopo 3 mesi dalla nostra richiesta la Ministra Calderone non ha neppure partecipato personalmente - si era parlato di un ammortizzatore della durata di 12 settimane, oggi si parla invece di massimo 10 settimane.

Rinnoviamo dunque alla Ministra Calderone e al Governo le nostre richieste, condivise nelle scorse settimane anche con le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali toscane: la durata del nuovo ammortizzatore sia prolungata al 31 dicembre 2025; si metta in campo un monitoraggio costante del suo utilizzo che ci consenta di evidenziare eventuali criticità e operare correttivi in tempi celeri, anche prevedendo l'eventuale estensione della sua durata laddove le 10 settimane previste al massimo dal Ministero non fossero sufficienti. Auspichiamo inoltre che concia e pelletteria siano incluse, anche se ad ora non espressamente menzionate. Lo riteniamo fondamentale. Inoltre, sollecitiamo la proroga degli ammortizzatori già sanciti nella scorsa legge di bilancio per le lavoratrici e i lavoratori delle aziende con più di 15 dipendenti.

Infine, continuiamo ad evidenziare la necessità di istituire un tavolo congiunto sul settore moda, che veda coinvolti il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, insieme alle Regioni interessate, alle categorie economiche e alle organizzazioni sindacali confederali maggiormente rappresentative, in modo che possa essere affrontato contestualmente, non su tavoli separati, il tema della gestione dell’attuale crisi del settore e quello del suo rilancio strategico.

Restiamo disponibili, come abbiamo sempre dichiarato fin dal primo istante, a collaborare con il Governo nell'unico interesse di tutelare le lavoratrici, i lavoratori e le aziende toscane".

Fonte: Toscana Notizie

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