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Maltempo Castelfiorentino, il racconto da Pettinamiglio: "Per 12 ore isolati, con l'acqua all'ombelico. Danni e animali morti"

Per 12 ore  isolati "con l'acqua all'ombelico e le macchine sott'acqua, le abitazioni allagate e gli animali morti", ma qui "non si è visto nessuno". È la vera e propria odissea di circa 7 famiglie della zona di via Pettinamiglio, nel comune di Castelfiorentino, una delle più colpite dal maltempo della scorsa notte e dell'intera Valdelsa.

Si tratta di un'area che è nel mezzo tra la linea ferroviaria e l'Elsa, a ridosso del cantiere della Sr429, e non distante dal tratto della vecchia Sr429 a Malacoda che collega Castelfiorentino a Certaldo chiuso proprio per allagamenti.

L'acqua, dalle 3 della notte, ha iniziato a salire, da 30cm fino ad altezza dell'ombellico, allagando completamente l'intera area. Si parla di almeno 7 famiglie coinvolte, una dozzina di auto sommerse dall'acqua, conigli e papere morte, due gatti e un cane dispersi, danni alle abitazioni al primo piano o ai locali di servizio interrati, danni ai mezzi agricoli e ai raccolti, due aziende che registrano danni. Insomma la situazione è grave. E intanto le 7 famiglie sono rimaste a lungo bloccate, essendo impossibile muoversi dalla zona.

 

"Ci siamo accorti per caso nella notte, intorno alle 3, che l'acqua stava salendo - raccontano  - perchè i cani hanno iniziato ad abbaiare. Abbiamo chiamato il 112, la Protezione Civile e i vigili del fuoco sono intervenuti iniziando a mettere in salvo qualche animale. Poi l'acqua ha continuato a salire rendendo la strada impraticabile e anche la squadra dei vigili del fuoco è stata richiamata per non restare bloccati a loro volta. Poi fino al pomeriggio qui non è venuto più nessuno".

I cittadini raccontano "di aver contattato la sindaca sui social che ci ha prontamente risposto all'alba e si è interessata alla questione", ma dopo 12 ore tutto era nel limbo: "La sindaca ci ha detto che è priorità del Comune la nostra evacuazione per la nostra incolumità, che tutto il resto era di competenza non comunale. Ma qui non è un problema di sicurezza, possiamo andare ai piani alti: qui ci sono le nostre case e i nostri averi, non vogliamo vederli sott'acqua. I danno sono già molti. Domani c'è un'altra allerta meteo, cosa accadrà?".

 

L'evacuazione effettivamente è stata fatta intorno alle ore 15.30 con i gommoni della protezione civile. "Hanno consigliato di andare via - raccontano ancora i cittadini - perché il comune ha predisposto un’area sicura. Ma quelli con gli appartamenti ai piani alti vogliono rimanere". Un'evacuazione che, peraltro, forse, doveva esser stata fatta prima: "La sindaca ci ha detto che sapeva che la Protezione Civile era venuta la sera a dirci di evacuare, ma questa cosa non è mai successa. Nessuno ha suonato al campanello di nessuno di noi, né abbiamo ricevuto chiamate".

I cittadini chiedono interventi per salvare il salvabile e anche "risposte concrete del perché siamo sotto l'acqua". Il dubbio delle famiglie è che possa c'entrare il cantiere della nuova Sr429: "L'abbassamento degli argini per fare i lavori è evidente, e qui non è una questione di tombini, ma di argine che non ha retto. Il cantiere ha influito su quanto accaduto?  Vogliamo risposte concrete del perché siamo sott'acqua".

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