Al Meyer due ventilatori polmonari di ultima generazione grazie a Mukki
Un ventilatore polmonare per pazienti con ernia diaframmatica e uno per assistere la respirazione dei neonati prematuri che devono essere trasportati: sono questi i macchinari di ultima generazione che la Fondazione Meyer ha messo a disposizione dell’ospedale pediatrico fiorentino grazie al sostegno di Mukki. In occasione dei settant’anni di Mukki, la Centrale del Latte d’Italia, oggi parte del gruppo Newlat Food, ha scelto di rinnovare il proprio sostegno alla Fondazione Meyer. La rinnovata collaborazione con l’azienda genera dunque una spinta al progetto di “Sostegno alle attività sanitarie”, su cui la Fondazione Meyer è chiamata a destinare le sue risorse. La consegna delle attrezzature è avvenuta questa mattina al Meyer alla presenza del Direttore generale della AOU Meyer IRCCS Paolo Morello, del Direttore sanitario Emanuele Gori, del Presidente della Fondazione Meyer Marco Carrai e del Segretario generale della Fondazione Meyer Alessandro Benedetti. Per la Centrale del Latte d’Italia erano presenti il Presidente del Gruppo Newlat Food Angelo Mastrolia, il Direttore marketing del gruppo Luca Musumarra e il Direttore Ricerca e Sviluppo Gianfranco Betti.
Il ventilatore per la Terapia intensiva
Il nuovo ventilatore polmonare apporterà numerosi vantaggi nella cura dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, specialmente per facilitare il passaggio alla ventilazione non invasiva e ridurre la necessità di intubazione. Particolarmente utile può essere nei pazienti con bronchiolite. Questo ventilatore è capace di sincronizzarsi con il respiro dei piccolissimi fornendo informazioni preziose sull’asincronia paziente-ventilatore, la presenza o assenza di respiri spontanei, l’apnea, lo sforzo del paziente, l’assistenza eccessiva o insufficiente, la sedazione e il posizionamento del neonato.
Il ventilatore polmonare per trasporto neonatale
Questo ventilatore polmonare amplia le tradizionali applicazioni, soprattutto nel trasporto extraospedaliero dei pazienti. Oltre alla normale alimentazione, possiede infatti una batteria ad alte prestazioni integrata, che riesce ad alimentare il dispositivo fino a 200 minuti in modalità di ventilazione convenzionali e fino a 60 minuti in ventilazione ad alta frequenza. I vantaggi principali di questa apparecchiatura consistono principalmente nell’evitare i casi di iperventilazione che accadono in situazioni di emergenza, oltre che liberare un operatore dall’onere della ventilazione.
Mukki e Meyer: fratelli di latte
La partnership fra la Fondazione Meyer e Mukki è una delle più longeve a livello nazionale fra una realtà profit e una non profit. La collaborazione con Mukki è inizia nel 1999, proprio con la nascita del progetto dell’attuale sede dell’Ospedale Meyer. “Siamo molto felici – spiega Marco Carrai, presidente della Fondazione Meyer - che questa amicizia con un’azienda che fa parte della nostra storia continui a rinnovarsi ogni anno per raggiungere nuovi traguardi. Questo ci conferma che stiamo lavorando bene per i nostri bambini”.
“Per mantenere il livello di eccellenza del Meyer, oggi Istituto di ricovero e cura a carattere sanitario – sostiene Paolo Morello Marchese, direttore generale dell’AOU Meyer Irccs - è necessario un continuo aggiornamento delle attrezzature, così da garantire una risposta sempre più efficiente e tempestiva nella diagnosi e nella cura delle malattie dei bambini. Questa volta i macchinari saranno a disposizione dei piccolissimi della Terapia intensiva neonatale, pazienti fragili a cui il nostro ospedale, da sempre, si impegna al massimo per offrire tutto il meglio”.
“Per Mukki e Centrale del Latte d’Italia – parla Angelo Mastrolia, Presidente di Newlat Food - è sempre stato prioritario il rapporto con i bambini, le famiglie e la comunità locale. Per questo motivo abbiamo voluto rinnovare il nostro impegno a favore della fondazione Meyer attraverso una donazione che ha permesso l’acquisto di due importanti apparecchi medici. In occasione dei 70 anni di Mukki, uno dei marchi fondamentali di Centrale del latte d’Italia, abbiamo quindi voluto realizzare questo importante gesto di solidarietà.”
Fonte: Ufficio Stampa