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Antenne 5g, Centrodestra per Empoli: "Possibili rischi da radiazioni elettromagnetiche. Comune si opponga"

Gabriele Chiavacci e Andrea Poggianti

La questione del 5G ad Empoli si accende, con la crescente preoccupazione di cittadini e comitati per i potenziali rischi legati all'esposizione alle radiazioni elettromagnetiche delle antenne di nuova generazione. Il dibattito ha coinvolto anche i consiglieri comunali Gabriele Chiavacci e Andrea Poggianti, i quali si sono schierati a difesa della salute pubblica, chiedendo interventi immediati dall’amministrazione locale.

Diverse amministrazioni italiane hanno già adottato misure cautelative per fermare l'installazione di antenne 5G, in attesa di ulteriori studi sugli effetti della tecnologia. Tra i comuni che hanno detto “no” alla rete di quinta generazione troviamo San Lazzaro di Savena, Cogne, Baone e Arezzo, che hanno deciso di sospendere o bloccare le installazioni per motivi precauzionali. Complessivamente, più di 20 comuni hanno emesso ordinanze per vietare le nuove antenne, motivati dalla mancanza di dati conclusivi sulla sicurezza della tecnologia.

"Non possiamo ignorare le evidenze scientifiche che indicano possibili rischi per la salute legati al 5G - afferma il consigliere Gabriele Chiavacci - È inaccettabile esporre i cittadini a radiazioni elettromagnetiche potenzialmente dannose, senza che ci siano studi definitivi a dimostrare la sicurezza di questa tecnologia"

Andrea Poggianti sottolinea inoltre le ripercussioni economiche: “L’installazione di antenne 5G potrebbe anche causare una svalutazione degli immobili nelle aree circostanti. La percezione del rischio potrebbe far calare il valore delle case, danneggiando ulteriormente la comunità”.

I comitati locali stanno raccogliendo firme per opporsi all’espansione del 5G, invocando l'applicazione del principio di precauzione. Le richieste dei cittadini sono chiare: fermare immediatamente le nuove installazioni e avviare studi indipendenti che possano garantire la sicurezza delle persone.

I consiglieri Chiavacci e Poggianti chiedono all’amministrazione comunale di seguire l’esempio di altri comuni e di adottare misure per tutelare la salute dei residenti. “La salute pubblica non è negoziabile" afferma Poggianti, esortando il sindaco a unirsi ad altri sindaci toscani nella richiesta di regolamentazioni più severe.

La battaglia contro il 5G ad Empoli è solo agli inizi, ma il sostegno dei cittadini e dei rappresentanti locali cresce giorno dopo giorno: "Continueremo a lottare per un futuro sano e sicuro per la nostra città" conclude Chiavacci.

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