Fcm chiude e licenzia 18 persone, presidio Fiom Cgil: "Inaccettabile"
Venerdì 13 settembre, quindici minuti prima del termine dell’orario di lavoro, la dirigenza della FCM di Campi Bisenzio ha informato i 18 dipendenti che avrebbero potuto prendere le loro cose perché da lunedì l’azienda avrebbe cessato l’attività. Fcm realizza e commercia minuterie metalliche per borse e calzature, è di proprietà della multinazionale Oerlikon. Da parte di Confindustria è arrivato l'invio della procedura di licenziamento a istituzioni e parti sociali. Fcm avrebbe motivato la scelta riconducendosi alla "contrazione dei volumi di lavoro, derivante dalla grave flessione del settore moda".
La situazione è stata denunciata da Maurizio Garofano della Fiom Cgil, di seguito le sue parole.
Un comportamento inaccettabile sia da parte della dirigenza che di Confindustria. Abbiamo attivato tutti i percorsi possibili utili a salvaguardare l’occupazione chiedendo un incontro urgente all’azienda che c’è stato, ma senza alcuna apertura rispetto al ricorso ad ammortizzatori sociali o altri strumenti che potrebbero attenuare l’impatto sulle famiglie coinvolte. Anzi, Fcm ha già provveduto alla messa in liquidazione della società e oggi, dopo neanche 3 settimane dall’invio della procedura di licenziamento collettivo, è già pronta a dismettere il sito.
Fino a ieri infatti, come previsto dalla messa in liquidazione, i lavoratori stavano continuando a evadere gli ordinativi, poi nel corso della giornata è avvenuta l’interruzione senza capire neanche per volontà di chi. Temiamo l’intenzione di svuotare lo stabilimento dalla attrezzature e macchinari.
Vorremmo quindi capire cosa sta accendendo e verificare la possibilità di manifestazioni di interesse prima di disperdere il prodotto realizzato e le maestranze di certo ancora utili a questo territorio.
Per questo già da stamattina siamo in presidio sui cancelli di Via del Fornello 125 coi lavoratori a chiedere che Fcm riveda la decisione e si possa aprire un confronto vero che apra a soluzioni alternative.
Non è pensabile che con un tavolo di crisi aperto all’unità di crisi della Regione Toscana, per gestire al meglio le crisi del settore, Confindustria e una sua associata attuino un comportamento a dir poco vergognoso.
Per quanto ci riguarda FCM è un soggetto inaffidabile per questo chiediamo che sieda ai tavoli anche Oerlikon, gruppo che impiega oltre 2300 dipendenti e che ci sembra impossibile non possa trovare una soluzione per 18.