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Nuovo gattile, progetto pronto ma bloccato: le case donate per finanziarlo non sono state vendute

Il nuovo gattile di Empoli non si può ancora fare, ma quello esistente non ce la fa più. Si è parlato del gattile nel Consiglio comunale di Empoli del 30 settembre scorso, grazie ad un’interrogazione presentata dai gruppi consiliari Movimento 5 Stelle e Buongiorno Empoli sullo “Stato dell'eredità della signora 'de cuius' e inadempienza riguardante la costruzione e gestione del canile e gattile”, ovvero una richiesta di informazioni sulla sorte di quasi 1 milione di euro, in beni mobili e immobili, che il Comune di Empoli avrebbe dovuto incamerare grazie ad un lascito ereditario e utilizzare per prendersi cura di cani e gatti, anche con la costruzione di un nuovo gattile.

Nell’aprile del 2017 infatti, con il proprio testamento, una signora da poco defunta che chiedeva di rimanere anonima (da qui il “de cuius”, in latino defunto) lasciò le risorse di cui sopra al Comune di Empoli a patto di usarle come appena detto. Accettata la donazione nel 2019, ritenendola congrua ad occuparsi di queste incombenze, il Comune ha però dovuto svincolare le risorse per poterle utilizzare. L’eredità infatti risultava composta da risorse finanziare per un importo di circa 279.137 euro allocate in libretti e polizze, ma soprattutto in tre immobili di proprietà e uno in comproprietà per un valore stimato di 682.484 euro, che dovevano essere acquisiti al patrimonio del comune prima di poter essere rivenduti.

“Dal 2019 ad oggi però non abbiamo avuto notizie in merito - ha lamentato ieri in consiglio comunale il consigliere comunale Jacopo Maccari del Movimento 5 Stelle, presentando un'interrogazione - non sappiamo se i fondi sono svincolati o meno e registriamo che le difficoltà del gattile sono notevoli. I volontari fanno un lavoro importante e lodevole - ha detto il consigliere - ma il contributo che ricevono non è sufficiente a coprire le spese vive di gestione.”

Nella sua replica, l’assessora con delega alla tutela per gli animali, Laura Mannucci, ha premesso che “I ritardi sono evidenti ma sono legati alla difficoltà a tradurre in liquidità i beni immobili, e la liquidità ad oggi non è sufficiente alla copertura del progetto” ma ha poi spiegato lo stato dell’arte e il lavoro fatto fin qui dal Comune ripetendo più volte che “Il comune ha rispettato i tempi”. Venendo ai dettagli, è stato redatto il progetto di fattibilità tecnico economica del nuovo gattile, che è stato inserito nel piano triennale opere pubbliche 2024/2026. L’opera prevede una spesa di 350.000 euro. Per mettere a gare i lavori però, le risorse ancora non ci sono.

Dei 279.137 euro di risorse finanziare lasciate dalla signora “De cuius”, infatti, per ora sono state completate le procedure di svincolo polizze e libretto postale per 201.973 euro, oltre ad ulteriori 44.000 euro che arriveranno entro il 2024. Mancherebbero però ancora 100.000 euro. Si potrebbe attingere ai 682.484 euro degli immobili, peccato che nel marzo di quest’anno il Comune abbia lanciato una manifestazione di interesse per la vendita ma al 30 aprile, scadenza dell’avviso, nessuno aveva risposto. L’assessora ha annunciato quindi una strategia diversa per provare ad alienare gli immobili più velocemente. Sui fondi alle associazioni per la gestione del gattile, l’assessora ha poi detto che il contributo annuale di 9.000 euro è stato aumentato quest’anno, con le variazioni di bilancio, a 14.000. Somma che il consigliere Maccari ha comunque ritenuto inadeguata rispetto a quelle che, a suo dire, sono i circa 30.000 euro annui necessari fra medicine, veterinari, vaccini, cibo, coperte e manutenzioni varie. Maccari che si è detto comunque insoddisfatto della strategia complessiva adottata dal Comune nei tempi e modi di gestione della vicenda.

Resta da chiedersi se, considerando che il Comune era entrato in possesso degli immobili dal 2022 (così l’assessora Mannucci in Consiglio), non si sarebbe potuta tentare prima la vendita e, di conseguenza, una strategia alternativa. Se nel 2021 l'allora assessore Marconcini annunciava la progettazione nel 2022 e la gara nel 2023, sono di fatto già tre anni che il problema del concreto finanziamento è sotto i riflettori. A questo punto, confidando che almeno uno dei quattro immobili venga venduto da qui a breve, potrebbe forse essere valutabile  finanziare i 100.000 euro che mancano con risorse proprie che il Comune mette a bilancio per investimenti (nel 2024 erano 1.660.000 euro), da recuperare poi con i primi 100.000 euro che verrebbero incamerati dalla vendita degli immobili. Beni immobili che sono: un piccolo terratetto che necessita di una discreta ristrutturazione a Marcignana, un bel terratetto invece in buone condizioni a Fucecchio, un mini appartamento a Viareggio e una comproprietà di un immobile con terreni a Santa Croce. (qui la scheda completa dell'avviso scaduto ad aprile)

Strategie diverse e possibili sulle quali amministrazione e opposizioni si affronteranno, probabilmente da qui a breve, confrontandosi su quanto il gattile sia o meno una priorità rispetto agli altri investimenti in programma.

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