Mazzeo in visita alla Casa Circondariale Don Bosco di Pisa
È una fotografia in chiaro scuro quella che restituisce il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo dopo la visita ispettiva alla Casa Circondariale Don Bosco di Pisa. L’iniziativa, organizzata dalla Camera Penale di Pisa nell’ambito del progetto “Ristretti in agosto”, promosso dall’osservatorio Carcere dell’Unione Camere Penali Italiana, è stata posticipata a settembre per creare anche l’occasione di un incontro con il nuovo direttore del carcere di Pisa, Tazio Bianchi.
“Compito delle istituzioni è dare voce a chi ha ne ha meno e cercare di garantire i diritti minimi a tutti – ha affermato il presidente Antonio Mazzeo –. Ogni donna e ogni uomo detenuti in carcere devono avere dignità e diritti e trovarvi le condizioni per tornare a credere nello Stato. Come Regione Toscana abbiamo investito molto in formazione, che è fondamentale, finanziando diversi corsi professionali per estetista, pizzaiolo, parrucchiere, che i detenuti hanno apprezzato, ma ci rendiamo conto che gli spazi devono essere migliorati”. Mazzeo ha evidenziato come “da un lato il settore femminile della Casa Circondariale di Pisa è stato oggetto di ristrutturazione. Ma nella sezione maschile la situazione è più complessa, anche a causa del forte sovraffollamento. Molto critica, in particolare, la zona della semilibertà, su cui ho chiesto al direttore di lavorare: i detenuti vivono in una condizione inaccettabile, non dignitosa. Il direttore mi ha assicurato che c’è già una richiesta fatta in tal senso al Ministero”. Da qui l’appello di Mazzeo allo stesso Ministero: “La civiltà di un paese si misura dalle condizioni di vita nelle proprie carceri. Costruire uno spazio di vita migliore è il modo per costruire cittadini che possano, un domani, reinserirsi nel tessuto sociale. Questi non sono costi, ma investimenti in dignità.”
La delegazione è stata guidata dalla presidente della Camera Penale di Pisa, Serena Caputo, e dalla referente locale dell’Osservatorio Carcere per la Camera Penale di Pisa, Chiara Benedetti. Era presente Laura Antonelli, già presidente della Camera Penale di Pisa e attuale membro della giunta UCPI. Con lei anche i giovani avvocati iscritti all’associazione e Valentina Abu Awad, garante delle persone private della libertà personale per il Comune di Pisa
Caputo ha ricordato che la Casa Circondariale ospita 287 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 197 posti. Di questi 27 sono donne e i restanti uomini, divisi tra regime penitenziario e di semilibertà.
“La situazione della Casa Circondariale è disastrosa – ha affermato l’avvocato Caputo –. Anche se il direttore sta facendo un grande sforzo, con le poche risorse concesse dal Ministero, per andare incontro alle esigenze basilari dello stato di detenzione. Questa estate, grazie all’aiuto del Garante, sono stati acquistati ventilatori, è stata imbiancata una parte dell’istituto, sono stati comprati nuovi sifoni per le docce. Ci sono corsi di formazione professionale per i detenuti affinché possano riprendere in mano la propria vita e dedicarsi ad un’attività che li accompagni fuori dal carcere. Tuttavia sono forti le criticità, in particolare quelle nella sezione della semilibertà, che oggi abbiamo visitato per la prima volta: lì non c’è rispetto per la dignità umana, è la zona più indecorosa che abbiamo mai visto, e per noi è inaccettabile. Se questa è la pena, essa non ha una finalità rieducativa, ma solo punitiva”, ha concluso.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale