Cambia vita e apre il Piccolo Museo del Giocattolo: "Ho deciso di dedicarmi alle cose che amo"
"Dopo 25 anni di lavoro totalmente differente ho deciso di cambiare vita, di rallentare, di dedicarmi alla mia famiglia, alle cose che amo. Tra queste ci sono i giocattoli, tutta la mia infanzia e adolescenza è stata caratterizzata un po' dal mondo dei cartoni animati. E quindi ho deciso di ripartire da qui". Circondato da fumetti e pupazzi di ogni genere, capaci di risvegliare i ricordi di un'ampia platea di generazioni, dai baby boomers ai millennials, Paolo Grasso racconta come è nato il Piccolo Museo del Giocattolo, home restaurant nelle colline di Cerreto Guidi a tema comics, games e farcito di musica suonata dal giradischi.
Un luogo nato da solo, spontaneamente, dice parlando di una lentezza quotidiana, di una pace "che si ripercuote all'interno di questo home restaurant, dove la gente si incontra, organizziamo eventi, vengono artisti, si può giocare con i giochi di ruolo, le famiglie rientrano in contatto". Fin da giovanissimo "mi sono sempre occupato di politica, sindacato, ad un certo punto ho scoperto che questa strada era poco conciliabile con la vita che mi ero promesso di fare. Era un vestito che mi stava ormai stretto". E se ogni cosa fa il suo tempo, Grasso ci crede, "tutto ha un inizio e una fine, ho cambiato pelle e questa la definisco una vita nella vita. E non è detto che finirà così, si farà anche altro, forse è anche questo il bello - aggiunge - siamo abituati ai cambiamenti che danno ansia, ed è vero perché poi c'è la vita reale, ma io la vivo sempre come un'opportunità".
Aperto dall'inizio dell'estate 2024, per Grasso "è un luogo che mancava, dopo tutta la crisi che c'è stata anche dei vari circoli e dei luoghi che post Covid hanno chiuso. Invece volevamo ripartire da qualcosa di bello, con uno spirito ecologista: tutto è stato ricostruito con materiale di recupero, i giocattoli stessi sono frutto di donazioni. C'è una circolarità anche nei modellini". Oltre alle bacheche che custodiscono giochi dagli anni Sessanta ad oggi, per il 90% recuperati dal disuso, al Piccolo Museo del Giocattolo si incontrano sapori toscani e siculi "per tradizioni mie - prosegue Grasso - prodotti a km zero, del posto e secondo stagione. È un luogo dove stare insieme, di socializzazione: vedo che c'è uno scambio intergenerazionale, è uno dei pochi posti secondo me dove i ragazzini non stanno al telefonino al tavolo ma interagiscono anche con i genitori, che sembra oggi una cosa passata di moda".
Giochi da provare, osservare e incontri con fumettisti: i prossimi eventi in programma
In ogni angolo c'è un disegno, una tavola originale, una graphic novel da sfogliare, un gioco da provare tra cabinati, console e retro-console e virtual pin-ball, ma anche giochi da osservare: dalle action figure vintage di Dragon Ball, degli eroi della Marvel e della Dc, alle Tartarughe Ninja e tutto l'universo dei robot e dei personaggi giapponesi. Ed è facile riavvolgere il nastro, tornare con la mente al proprio baule d'infanzia, scrigno dei balocchi consumati dal tempo e dalle avventure create con la fantasia. Definito anche "luogo di incontro", il Piccolo Museo del Giocatolo ospita workshop e autori nazionali e internazionali: tra i prossimi appuntamenti in programma si segnala sabato 12 ottobre, alle ore 18 presso il Circolo Arci Pagnana l'evento gratis su offerta libera e prenotazione, "Da aspiranti fumettisti a giovani professionisti: doppia presentazione stellare!" con i fumettisti Alex Universe e Andrea Caruso. Il giorno dopo, domenica 13 ottobre, gli stessi artisti saranno protagonisti di un workshop di fumetto, tra character design, dallo storyboard alla tavola e mestiere del fumettista, a partecipazione gratuita al Piccolo Museo del Giocattolo: è possibile prenotare anche il pranzo.
Prossimamente previsti eventi con Gigi Baldassini, inchiostratore per Star Wars e Star Comics in programma il 25 ottobre e a novembre, in data da definire, serata a tema Diabolik. Tutti gli aggiornamenti sugli incontri e modalità di prenotazione sulle pagine social del Piccolo Museo del Giocattolo. Compagni di infanzia, a volte anche veri e propri amici con cui fantasticare, tra i tanti giocattoli per Paolo Grasso "non ce n'è uno preferito - conclude - perché ognuno è legato a un ricordo".
Margherita Cecchin