gonews.it

L'Aic di Empoli consegna il "Diploma di buona cucina" al ristorante La Lanterna di Montelupo

L’Accademia Italiana della cucina ha assegnato al ristorante "La Lanterna" il "Diploma di buona cucina" per il 2024. Si tratta di un riconoscimento, spiegano dall'Aic delegazione di Empoli, assegnato a ristoranti, in Italia e all'estero, che operano nel rispetto della tradizione e della qualità. È stata la delegazione di Empoli presieduta da Massimo Vincenzini a candidare al prestigioso riconoscimento La Lanterna di Pulica, frazione di Montelupo Fiorentino.

Nel lontano 1907 Gosto Pieraccioli, detto "Vangelo", decide di prendere in gestione una piccola bottega sulla collina di Pulica; è così che ha inizio la storia de La Lanterna, prima diventata osteria, poi trattoria toscana. Nel solco della tradizione, salumi, vino e olio sono di produzione propria spiegano dall'Aic, nel locale oggi gestito dai figli di Agostino Francesco e Nicola. Il ristorante segue ancora le ricette dei nonni e dei genitori, arricchite però anche da nuove tecniche e nuovi prodotti che il mondo culinario mette a disposizione, ma senza abbandonare e trascurare le radici. Tra i piatti più apprezzati, proseguono dall'Accademia, sono da segnalare la lingua dolce e forte, il risotto al colombo, le frattaglie e gli arrosti. Non da meno la cantina, vasta e ben curata dal sommelier Federico Rossi, con più di 100 etichette tutte del territorio toscano.

Per la delegazione di Empoli "è stato quasi un dovere verso il nostro territorio, proporre per il Premio di Buona Cucina il Ristorante "La Lanterna" con il suo responsabile Francesco Pieraccioli. Il Ristorante è stato fra i primi che la Delegazione ha inserito nella Guida delle Buone Tavole della Tradizione, ed è oramai un punto di riferimento apprezzato per le conviviali soprattutto estive e può essere inserito fra i locali garanti della tradizione enogastronomica del nostro territorio".

Un successo quello del ristorante, si legge nelle motivazione del premio dell'Accademia che ha lo scopo di tutelare e tramandare le tradizioni della cucina italiana, di cui promuove e favorisce il miglioramento in Italia e all'estero, "costruito negli anni che trova il riconoscimento anche nel legame costruito con la clientela, quella clientela che ancora crede nei prodotti locali, nel mangiar sano e nella semplicità e genuinità che solo queste attività sanno fornire oggi. Questi locali acquisiscono con gli anni un valore sociale all’interno di una comunità e diventano veri e propri punti di riferimento".

Exit mobile version