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La denuncia del Sappe, agenti aggrediti da un detenuto nel carcere di Porto Azzurro

Agenti aggrediti da un detenuto nel carcere di Porto Azzurro. A renderlo noto è il Sappe, Sindacato autonomo polizia penitenziaria, che riferisce come nella mattinata di ieri un giovane detenuto, di origine africana, avrebbe picchiato diversi poliziotti. "Il risultato dell'ennesima aggressione è di tre agenti feriti e inviati al pronto soccorso con varie tumefazioni al viso e al corpo con dieci giorni di prognosi, mentre altri due nonostante piccole escoriazioni sono rimasti in servizio visto anche l'esiguo personale rimasto". Aggressione, secondo il segretario per la Toscana Francesco Oliviero, "tanto violenta quanto assurda". Il detenuto, spiega Oliviero, "si era arbitrariamente spostato dalla sua cella alla rotonda del carcere, invece di recarsi al cortile dei "passeggi", e una volta bloccato dagli agenti iniziava a reagire violentemente colpendoli con calci e pugni. Solo dopo l'ausilio di altri poliziotti si riusciva a contenerlo e portarlo nella locale infermeria". Il personale, aggiunge il sindacalista, "è stanco di dover continuare a lavorare in tali condizioni con soggetti problematici e poco inclini al rispetto delle regole. Molteplici sono le segnalazioni fatte e ribadiamo per l'ennesima volta la nostra difficoltà, evidenziando che l'istituto elbano è una casa di reclusione ove dovrebbero essere ristretti detenuti definitivi e con percorsi rieducativi avanzati". Segnalato un serio pericolo di sicurezza, visto il ripetersi degli eventi dal Sappe concludono "i nostri continui gridi di allarme sono rimasti inascoltati, sia dai competenti uffici ministeriali ma soprattutto dai vertici del penitenziario che, ribadiamo ancora una volta, non sono adeguati alla gestione amministrativa ed operativa della struttura". Chiesto dal segretario generale del Sappe Donato Capece "l'immediato intervento del Dap e del ministero della Giustizia".

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