Niente più Vita Nova, ecco 'Gruppo Misto': lo rappresenterà Guazzini
Vengo da una lunga storia politica, che molti conoscono, e di cui non ho nulla da rinnegare: anzi quella storia definisce ancora i miei valori di fondo, dalla vicinanza su temi concreti, ai lavoratori e ai settori più poveri della popolazione, a un impegno ambientalista attento a conciliare giustizia climatica e giustizia sociale, attento a ridurre il consumo del suolo, recuperando il patrimonio dismesso, alla salvaguardia della biodiversità, al recupero di un territorio sempre più abbandonato, all'assunzione della pace come priorità assoluta.
Ma sono anche sempre stata attenta a non lasciarmi ingabbiare da questa storia né in nicchie minoritarie, né in logiche di schieramento locale che sono ormai prive di ogni significato. Mi pare evidente la mancanza di elementi di sinistra nell'azione concreta delle ultime giunte di San Miniato: sul consumo del suolo, sulla gestione dei servizi pubblici, sul rispetto dei diritti sindacali dei lavoratori e delle lavoratrici in vicende come quella delle bibliotecarie, sulla crisi conciaria che assume il terribile aspetto di una crisi strutturale che sta colpendo imprese e lavoratori, la giunta di centrosinistra di San Miniato si è comportata come una qualsiasi giunta di centrodestra. E non a caso l'opposizione del centro destra, al di là di elementi simbolici, per altro poco numerosi, è stata di fatto inesistente.
Per questo ho cercato, insieme a molti altri, di promuovere esperienze di civismo che partissero dai contenuti: la limitazione del consumo del suolo, la ricostruzione di un Comune capace di riportare sotto la mano pubblica o almeno sotto un effettivo controllo e indirizzo pubblico i servizi, a cominciare da quelli sanitari, la promozione di processi di partecipazione e di effettivo confronto, prima di tutto nelle sedi istituzionali e poi anche in quelle partecipative e associative, che nello scorso mandato amministrativo sono stati negati anche su atti fondamentali, come l'adozione del Piano strutturale e la discussione di tutti i Documenti Unici di Programmazione e di tutti i bilanci preventivi.
In tutto il passato mandato amministrativo abbiamo dato battaglia su questi temi con un'azione puntuale e incisiva di denuncia e di proposta, portando all’attenzione del Consiglio Comunale argomenti importanti, come per esempio la vicenda keu.
Nelle ultime elezioni amministrative abbiamo provato a mettere realmente in discussione la continuità di un sistema di potere che appare sempre più soffocante e sempre meno trasparente con un'iniziativa civica che ambiva ad essere di più ampio respiro.
Poiché in questi mesi è venuta meno l’esperienza di Vita Nova, a seguito della disgregazione di varie sue componenti, anziché formare un gruppo di Vita Nova, che farebbe riferimento ad un'aggregazione che di fatto non esiste più, abbiamo deciso di formare il “Gruppo Misto”, che io rappresenterò. Questa scelta è stata comunque condivisa con coloro che hanno confermato l’intenzione di continuare su questa strada.
Qualcuno forse non ci crederà, ma ho anche riflettuto seriamente sulla possibilità di rifiutare la surroga.
Ma alla fine ho deciso di accettarla per rispetto delle oltre 350 persone che hanno fatto di me la candidata più votata individualmente alle scorse elezioni. E sono sicura che si tratti di persone, di orientamenti generali anche diversi, ma che mi chiedono continuità sull'impostazione, sui temi e sui modi del mio lavoro di consigliera di opposizione nello scorso mandato amministrativo e che, grazie al supporto di coloro che hanno condiviso la mia scelta, avrò la possibilità di rafforzare.
Non sono animata da nessun personalismo: sono pronta a cercare tutte le convergenze e le collaborazioni possibili sui temi che verranno affrontati in questo Consiglio Comunale, e non farò mancare neanche alla maggioranza il mio contributo di proposta e di miglioramento.
Ma sarò del tutto libera da condizionamenti di partiti e organizzazioni politiche, e l'area in cui mi collocherò sarà quella di un'opposizione alternativa, che non aspirerà in alcun modo ad accordi men che chiari con la maggioranza, perché non ha alcuna fiducia nella capacità di autoriforma di questo sistema di potere; e che rimarcherà la propria distanza da una destra che nella competizione elettorale appena trascorsa ha mostrato pienamente di non volere né potere rappresentare un'alternativa.
Il ruolo che svolgerò in questo Consiglio non sarà individuale: a partire da chi mi ha sostenuto nei cinque anni passati e nell’ultima campagna elettorale cercherò di costruire una rete non solo di supporto e di consulenza, ma anche di promozione comune di battaglie e iniziative.
Manola Guazzini - Gruppo Misto