Bibliotecarie di San Miniato Basso, interpellanza di Guazzini
Manola Guazzini, rappresentante di Gruppo Misto, ha fatto un'interpellanza per quanto concerne la situazione delle bibliotecarie a San Miniato Basso. Di seguito il testo completo.
PREMESSO CHE
-in data 8 marzo 2024 sono intervenuti i vigili del fuoco alla sede della Biblioteca Comunale di San Miniato Basso su segnalazione di gravi problemi di sicurezza da parte della rappresentante dei lavoratori per la sicurezza della cooperativa Promocultura, che aveva in gestione i servizi bibliotecari, dopo che ripetutamente e senza esito alcuno la stessa rappresentante aveva chiesto all'Amministrazione Comunale di intervenire su questi stessi problemi;
-a questo intervento sono seguiti, in data 11 marzo 2024 un'ordinanza di chiusura dell'immobile di via De Amicis a San Miniato Basso per inagibilità; in data 18 marzo 2024 un'ordinanza di chiusura per digitalizzazione, in data 19 marzo 2024 una delibera di Giunta ( 31/19-03-24) che disponeva la gestione diretta della Biblioteca “Luzi” di San Miniato, della Bibliociaf e dell'Archivio di Deposito a partire dal successivo 1 giugno, e non meglio precisate ridefinizioni della sede per la Biblioteca di San Miniato Basso e per l'Archivio storico; in data 23 aprile 2024 con delibera del Consiglio Comunale 32 /23-04-2024 si approva una variante al DUP 2024-2026 che rimodula il servizio bibliotecario, e di conseguenza la cancellazione dell'appalto con la cooperativa Promocultura, che viene comunicato alla cooperativa stessa e alla CGIL in data 2 maggio 2024;
-ciò ha determinato l'interruzione del rapporto di lavoro di 7 bibliotecarie altamente professionalizzate e appassionate al proprio lavoro, che hanno lavorato a San Miniato in continuità per 23 anni attraverso appalti con varie cooperative; questo fatto, che non ha provocato la perdita del lavoro delle 7 dipendenti non per bontà del Comune di San Miniato, ma perché erano tutte quante assunte dalla cooperativa con contratti a tempo indeterminato, ha però determinato, oltre a disagi per le lavoratrici, un impoverimento gravissimo delle risorse umane e culturali a disposizione del sistema bibliotecario e archivistico del comune di San Miniato;
-la scelta è stata giustificata attraverso la volontà di digitalizzare l'archivio di deposito e di assumere due nuovi dipendenti a carico del Comune sulla base di un concorso uscito a novembre 2023, che non prevede qualifiche specifiche per questo servizio e a cui le bibliotecarie non erano nemmeno state messe in condizione di partecipare;
-la scelta non appare giustificabile con ragioni di bilancio: il Documento Unico di Programmazione 2024-2026 approvato con delibera del Consiglio Comunale 67/20-12-23 non prevedeva nessuna internalizzazione o digitalizzazione dei servizi bibliotecari e archivistici, e stanziava invece risorse per la nuova gara di affidamento del servizio:
-tutto questo è stato fatto senza nessuna preventiva contrattazione sindacale. I sindacati sono stati informati solo a cose fatte, e hanno proclamato il 4 maggio 2024 lo stato d'agitazione.
CONSIDERATO CHE
-al di là della possibilità che l'operato del Comune in questa vicenda si configuri come comportamento antisindacale, e che il Comune possa essere chiamato a risponderne in giudizio, siamo certamente in presenza di atti che seguono a molti altri che indicano una scarsissima sensibilità dell'Amministrazione Comunale, nel mandato amministrativo precedente a quello che è appena iniziato, ai diritti dei lavoratori e all'efficienza della macchina comunale: pochi mesi prima c'era stato un piano di risanamento della Casa di Riposo, attraverso la gestione commissariale
fortissimamente voluta e imposta dal Sindaco, che ha pesato interamente sulle spalle di cinque dipendenti vicine alla pensione; abbondano situazioni di pensionati non sostituiti, concorsi non indetti a tempo; la macchina comunale è stata lasciata deperire;
-manca in questa fase ogni certezza sulle prospettive di una risorsa culturale estremamente importante, come il sistema bibliotecario e archivistico della città di San Miniato, e in particolare sulla collocazione definitiva dell'Archivio storico;
INTERPELLA IL SINDACO E LA GIUNTAPER SAPERE:
1)-da quanto durava la situazione di rischio che ha determinato l'intervento dei Vigili del Fuoco dell'8 marzo 2024; da quando il Sindaco ne era stato messo formalmente a conoscenza dalla rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, se era stato predisposto un qualche tipo di intervento, e quale; se, più in generale esista una mappa dei rischi di incendio per biblioteche, scuole, musei, abitazioni limitrofe e un piano di interventi di messa in sicurezza e di prevenzione;
2)-quali motivi specifici hanno determinato un così radicale mutamento di indirizzo dell’ Amministrazione tra il 20 dicembre 2023, quando si è votato in Consiglio di mettere a gara l'affidamento in appalto del servizio e il 19 marzo 2024, quando con delibera di giunta si è decisa l'internalizzazione dei servizi bibliotecari e archivistici nelle modalità precedentemente descritte;
3)-da quanto tempo l'appalto dei servizi bibliotecari e archivistici veniva affidato allo stesso soggetto, sulla base di quali considerazioni di convenienza rispetto alla gestione diretta; si chiede in particolare se la decisione di reinternalizzazione sia stata o no preceduta da un conto preventivo dei costi del servizio da parte del dirigente;
4)-in quali tempi si pensa di riaprire la biblioteca di San Miniato Basso e se non si ritenga opportuno aumentare l’orario di apertura ed il personale della biblioteca di Ponte a Egola, dato il trend di forte aumento della frequenza e dei prestiti di quella biblioteca;
5)-se non ritenga necessario e urgente promuovere in questo Consiglio Comunale di nuovo insediamento una discussione politica sulla valutazione complessiva della vicenda dell'appalto delle biblioteche, che ha avuto una risonanza regionale e nazionale; e una discussione di impostazione programmatica e strategica sulle criticità attuali e sulle prospettive future del sistema bibliotecario e archivistico del Comune di San Miniato;
6)-se, parallelamente a questa discussione nelle sedi istituzionali, non ritenga necessario e urgente aprire una fase di discussione con il sindacato sull'organizzazione del sistema bibliotecario e archivistico, sull'utilizzazione e la valorizzazione delle risorse umane e sulle possibilità di recuperare in questo ambito il patrimonio di professionalità delle sette bibliotecarie coinvolte.