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Cultura protagonista a Certaldo: le emozioni e il fil rouge della speranza

Certaldo si è trasformata, ancora una volta, in un vivace centro culturale in occasione della 43^ edizione del Premio Letterario Giovanni Boccaccio, tenutasi da venerdì 13 a domenica 15 settembre. Nato nel 1982, il premio si è affermato nel tempo come uno degli appuntamenti culturali di maggior rilievo a livello nazionale e internazionale, capace di proporre al pubblico autori e opere che affrontano temi di grande attualità, spingendo i lettori a una riflessione profonda sul presente e sul futuro. Organizzato dall'Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio con il supporto del Comune di Certaldo e della Regione Toscana, e in collaborazione con Federighi Editori e il Centro Culturale "Ichneutai. Cercatori di tracce", il premio è riuscito anche quest'anno a creare un palinsesto ricco e variegato di eventi, tutti a ingresso gratuito.

La cerimonia di premiazione ha visto protagonisti Corrado Augias, Pegah Moshir Pour, Giuseppe Montesano e Toni Servillo, premiati rispettivamente nelle sezioni “Giornalismo”, “Etica della comunicazione” e “Letteratura”. L'evento, sold out, introdotto dal presidente della giuria Walter Veltroni, ha ruotato intorno al tema della speranza, un filo conduttore che ha attraversato le diverse giornate della rassegna, celebrando figure che, attraverso il loro lavoro culturale e civile, hanno saputo stimolare il pensiero critico e proporre visioni innovative per il futuro.

Ad arricchire ulteriormente la serata, l’esibizione della compagnia Oranona Teatro dell'Associazione Polis con Simona Lazzerini e Alessio Montagnani, che hanno portato in scena una novella del Decameron, un omaggio al genio letterario di Boccaccio. Di grande impatto anche la performance dell’attrice Benedetta Giuntini, che ha interpretato brani tratti dalle opere dei vincitori, regalando al pubblico momenti di profonda emozione. L’illustratrice Domitilla Marzuoli, in arte Domimarzu, ha invece dato vita ai momenti più significativi della serata attraverso le sue illustrazioni dal vivo, creando un ponte tra parola e immagine.

Grande successo anche per la seconda edizione della Fiera del Libro Fiammetta, che ha preso vita durante i tre giorni della manifestazione nella splendida cornice di Palazzo Pretorio. Un’occasione unica per gli appassionati di letteratura e per gli addetti ai lavori di incontrare editori, autori e illustratori provenienti da tutta Italia. La fiera ha offerto non solo libri e firmacopie, ma anche un ricco programma culturale, segnando una rinnovata collaborazione tra l'Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio, il Comune di Certaldo e Federighi Editori.

Tra gli eventi che hanno arricchito la manifestazione, le presentazioni di libri sono state un elemento centrale per promuovere la lettura e offrire uno spazio di dialogo con scrittori di talento. Tra questi, "Ogni storia d'amore è una fine" di Aura Cenni e Lorenzo Donati, "Un'altra storia" di Sandra Landi e "Adagi e monologhi" di Stefano Vestrini. Gli incontri, moderati da Lucia Serracca, hanno esplorato temi che spaziano dalle relazioni umane al teatro, mostrando come la parola scritta possa diventare un mezzo per riflettere sulla condizione umana.

La manifestazione si è conclusa domenica con l'incontro "La Speranza della Pace" con Boris Belenkin, Premio Nobel per la Pace 2022, un evento di grande intensità. Belenkin, insieme a Stefania Battistini, vincitrice del Premio Boccaccio 2023 per il giornalismo, ha offerto al pubblico una riflessione profonda sul significato della pace e sul ruolo che ciascuno di noi deve giocare nel costruirla. Durante l’incontro, il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo ha conferito a Belenkin la “Festina Lente”, in riconoscimento del suo impegno per la verità e la giustizia, iniziato con la ONG Memorial in Russia e proseguito ora in Europa. Alla giornalista RAI, minacciata dalla Russia per il suo lavoro sulla guerra in Ucraina, è stato consegnato invece il Pegaso alato, simbolo della Regione Toscana, come riconoscimento del suo coraggio e della sua dedizione nel raccontare la verità.

La 43^ edizione del Premio Boccaccio si conclude con un bilancio estremamente positivo. La rassegna ha dimostrato, ancora una volta, di essere un punto di riferimento nel panorama culturale italiano e internazionale, capace di offrire al pubblico non solo grandi opere e autori, ma anche momenti di riflessione e intrattenimento di alto livello. La manifestazione ha saputo coniugare tradizione e contemporaneità, mettendo al centro il valore della cultura come strumento per leggere il presente e costruire un futuro di speranza.

"È stata un'edizione fantastica - ha commentato Simona Dei, presidente dell'Associazione Letteraria Giovanni Boccaccio - e non poteva che essere così, perché abbiamo deciso che la parola chiave era la speranza. Giovanni Boccaccio ha sempre raccontato gli eventi del mondo e gli eventi che il mondo ci presenta adesso sono eventi che non fanno sperare. Ma, proprio per questo, con la forza della cultura, della letteratura, dei messaggi che i nostri premiati hanno trasmesso sul palco, noi vogliamo credere che il mondo possa essere migliore. Grazie davvero a tutti coloro che ci hanno permesso di essere qui, abbiamo tutta l'intenzione di continuare per almeno altrettante edizioni".

Fonte: Ufficio stampa

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