Processione a Lucca: è caos dopo la partecipazione di forze di estrema destra
Polemica a Lucca per la partecipazione della Rete dei Patrioti, formazione di estrema destra, alla processione della Luminara del Volto Santo di Lucca avvenuta ieri sera per le vie del centro.
È la più importante manifestazione religiosa della città. Rete dei Patrioti ha sfilato in fondo alla lunga fila di migliaia di fedeli esibendo uno stendardo uguale a quello che sono soliti sventolare i soldati della Russia nelle zone di guerra in Ucraina, raffigurante, appunto, il volto di Cristo.
Tali 'Patrioti' sono già stati autori dei volantini contro il Toscana Pride e ieri sera ci sono tornati sopra criticando l'evento Lgbt a confronto con la processione religiosa del Volto Santo che, invece, dicono, è "vera espressione dell'identità lucchese a differenza del ridicolo Toscana Pride".
"Siamo certi che i lucchesi abbiano gli anticorpi culturali per respingere questa folle ideologia - continuano - ci aspettavamo dall'amministrazione comunale una reazione più decisa: speriamo di vedere nei prossimi mesi iniziative di segno opposto, in sostegno alla vita e alla famiglia tradizionale, patrocinate dal Comune".
La presenza degli estremisti di destra ha fatto reagire Diocesi e Comune, che organizzano la processione del Volto Santo. Entrambi prendono le distanze. Il sindaco Mario Pardini su Fb dice di non aver autorizzato né l'adesione, né la partecipazione e respinge ogni addebito da parte dell'opposizione.
"Non si perde l'abitudine di attribuire alla mia amministrazione cose completamente false. Far passare il messaggio che il Comune abbia autorizzato a partecipare alla processione un gruppo che non ha nessun legame con me e la mia amministrazione, cui non è mai stato vicino e che mai è stato alleato alle elezioni, e far passare il messaggio che la mia amministrazione nel silenzio abbia politicizzato la Santa Croce, è vergognoso. Non si deve usare questo momento, in cui dovremmo ritrovare il senso di comunità, per mera propaganda politica. Purtroppo come al solito il livello del dibattito politico è questo".
Posizione ribadita dall'Arcidiocesi che in una nota precisa che non era a "conoscenza e pertanto non ha dato alcuna autorizzazione. Nessuna richiesta è mai pervenuta da questo 'gruppo'" e comunque "è bene sottolineare che non spetta all'Arcidiocesi gestire l'ordine pubblico, in particolare per la componente civile del corteo". Arcidiocesi e Comune, sulla base di un regolamento, vagliano insieme le domande formalmente poste per partecipare alla Luminara.