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Poggianti su commissariamento Lega: "Comprensibile che parti della Lega non accettassero Campinoti"

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Dopo i fatti emersi ieri sul commissariamento della Lega e l'intervista al consigliere Simone Campinoti, anche il vicepresidente del consiglio, Andrea Poggianti, è intervenuto sull'argomento:

"Lo dico per rispetto della sua figura autorevole d’imprenditore del territorio, visto che la sua candidatura a Sindaco di Empoli è stata un flop. Il Centrodestra locale si è diviso e la Lega di Empoli è stata commissariata dai piani alti a causa dell’imposizione del suo nome, il quale ancora vive un’amara delusione elettorale e tenta di ottenere una visibilità riflessa attraverso il sottoscritto. Il popolo del centrodestra non lo ha mai riconosciuto come leader né appartenente a questa famiglia politica, da qui il risultato peggiore della storia del centrodestra empolese con un magro 17,5%. Perdere 15 punti percentuali (dal 32,5% delle contestuali europee 2024) è per lui uno stigma che non potrà certamente cancellare, come il suo passato renziano e la sua politica non autentica.

La nostra coalizione, partita da zero con due liste civiche di centrodestra, ha raggiunto il 12,1% in soli tre mesi di campagna elettorale. Questo risultato rappresenta un importante successo politico e morale, frutto dell'impegno di tutta la squadra. Le liste Centrodestra per Empoli e La Mia Empoli hanno dimostrato di offrire una rappresentanza autentica e significativa, in linea con il desiderio di cambiamento espresso da molti cittadini. Oltretutto vorrei ricordare a qualcuno appassionato di fantapolitica che al 4% nei sondaggi mi dava anche prima che triplicassi il risultato nelle urne, peccato che 2800 elettori mi abbiano consegnato un mandato diretto e granitico che ancora oggi non vede defezioni.

Se posso contare su una rete di sostenitori che credono nelle mie idee e nella mia leadership, Simone Campinoti ha vissuto solo di rendita politica dei simboli nazionali. Avesse avuto la forza e il coraggio di correre autonomamente come ho fatto io e non nascondersi dietro i simboli, oggi non sarebbe neanche entrato in Consiglio comunale di Empoli a differenza di due consiglieri che esprimono le mie liste.

È comprensibile che parti della dirigenza Lega di Empoli non accettassero il suo nome, come prevedibile ex post il suo risultato negativo quando attesti una campagna elettorale tra l’inesistente e l’imbarazzante al punto da far scomparire un partito di governo rilevante dallo scenario politico locale. È inutile addebitare a me le colpe del fatto che non sia andato al ballottaggio, quando invece non ammette la sua esclusiva responsabilità di non aver saputo contenere i voti del centrodestra che si sono convogliati sulla mia candidatura a sindaco.

Le recenti elezioni hanno delineato un nuovo scenario politico a Empoli. Il nostro impegno rimane quello di rappresentare al meglio gli interessi dei cittadini, lavorando costruttivamente per il bene della comunità anche con l’approssimarsi delle prossime elezioni regionali".

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