gonews.it

Niente borsa per la Multiutility, secondo Mantellassi idea "ampiamente superata"

Alessio Mantellassi (foto Corsivo Festival)

Questa quotazione non s'ha da fare! E lo scorporamento dell'acqua, neanche. Il sindaco di Empoli, Alessio Mantellassi, ribadisce il suo no alla quotazione in borsa della Multiutility e va oltre, dopo che ieri era stato Dario Nardella, eurodeputato ed ex sindaco di Firenze, a dire che se si trova un altro modo per fare investimenti e immettere risorse, magari allargando la platea dei comuni coinvolti, la quotazione in borsa potrebbe non essere necessaria.

Per il sindaco di Empoli (secondo quanto riportato da La Nazione di oggi), l'obiettivo principale è quello di ampliare il numero dei comuni coinvolti, garantire la qualità del lavoro per gli operatori, fare investimenti a beneficio dei territori e diminuire il costo delle bollette. 

Ma per ottenere questo obiettivo, per Mantellassi la Multiutility dovrebbe essere al 100% toscana, pubblica, ed avere dentro di se acqua, rifiuti ed energia, nessuno escluso.

Posizioni nette, queste, che sono però tutt'altro che assodate ad oggi dentro il PD. Una parte dei soci importanti, infatti, invita a non prendere posizioni ideologiche contro la quotazione in borsa (le sindache di Firenze e Prato, appena ieri, hanno spiegato che non si deve avere "nessuna preclusione" in questa fase del dibattito), mentre un altra, sul fronte opposto, in particolare il PD pisano coagulato intorno all'assessora regionale Alessandra Nardini, sta invece chiedendo lo scorporamento dell'acqua dalla Multiutility.

Compiaciuto della posizione del sindaco empolese il Comitato referendario Trasparenza per Empoli, che ieri lamentava il silenzio del primo cittadino sul tema. Il Comitato si dice felice di apprendere che per Empoli la quotazione in borsa di Multiutility sia "ormai un discorso ampiamente superato", ma non rinuncia a chiedere "un incontro durante il quale discutere di come intende tradurre le sue dichiarazioni in atti effettivi di governo". Anche con "un adeguamento delle precedenti delibere alla linea politica adottata dalla nuova amministrazione, in modo da rendere il referendum non più necessario in quanto ad oggi permane una delibera nella quale viene esplicitata la volontà della nostra amministrazione a finalizzare l'operazione multiutility alla quotazione in borsa". E a questa discussione sul futuro vogliono ovviamente partecipare anche i gruppi consiliari di minoranza.

Si prospetta quindi un dibattito acceso e non scontato, quello sulla Multiutility, perchè la visione totalmente pubblica e unitaria si affermi.

Exit mobile version