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Nuove RSA Sovigliana, il Cdx: "Siamo alla follia. RSA si, ma non sacrificando la nostra collina"

Da sinistra Mussetti, Scipioni e Varrecchia

Continua a far parlare la questione legata alla costruzione di due nuove strutture Rsa a Sovigliana, frazione di Vinci. Dopo le critiche al progetto avanzate da 'In Comune per Vinci' e dal Comitato 'Salviamo la Collina dal Cemento' anche il gruppo Centrodestra per Vinci interviene sulla vicenda criticando le scelte dell'Amministrazione Comunale. Consumo di suolo, condizioni vantaggiose per il privato e "pochi benefici ai residenti di Vinci", infine "nessuna volontà di trovare altra soluzione" da parte della Giunta: queste le critiche sollevate.

La nota di Centrodestra per Vinci

A Vinci siamo alla follia. Vedi l’ultimo Consiglio Comunale iniziato martedì sera alla 21:15 e terminato mercoledì alle ore 3:00 in notte fonda. Nel recente travaso politico, tra vecchia e nuova amministrazione comunale di sinistra marcatamente targata Partito Democratico, si è sempre parlato di una città vivibile e di bellezza paesaggistica; ora si vuole spianare una collina per costruire una Residenza Sanitaria Assistenziale oltre a una struttura per le Pubbliche Assistenze Riunite.

Precisiamo da subito che non siamo contrari e neppure neghiamo l'esigenza di posti letto per i nostri anziani, o attività di assistenza sanitaria, sociale e di supporto all’accoglienza di donne e minori vittime della violenza, temi necessari e importantissimi per Vinci e Circondario.

Eppure ci chiediamo se non ci fossero soluzioni alternative. Soluzioni che tenessero conto dei disagi dei residenti e del danno irreversibile al nostro territorio agricolo che tenesse conto del delicato e importante passaggio urbanistico tra il nuovo Piano Strutturale Intercomunale dei cinque Comuni sulle rive dell’Arno (già avviato nell’anno 2018 e approvato a dicembre 2023) e conseguente formazione del nuovo Piano Operativo comunale per la programmazione urbanistica e il futuro sviluppo di Vinci (adottato solo il 24 Aprile scorso in quanto il precedente Regolamento Urbanistico era già scaduto il 7/4/2020).

Ci chiediamo, e abbiamo chiesto, se non fosse possibile trovare condizioni più vantaggiose per l'ente pubblico e non solo per la proprietà privata che dal canto suo è ben contenta di sfruttarle. Gli amministratori dovrebbero avere a cuore soprattutto l'interesse collettivo di Vinci.

Via Alfieri / rotonda Via Grocco / fognatura acque chiare Via Murri / incrementi di valore aree fabbricabili / oneri di urbanizzazione e costi di costruzione sottovalutati / convenzione urbanistico-sociale impegnativa ed incompleta di dati, tutte problematiche precedentemente all’oscuro da deliberare, per un unico filo conduttore di discussione e confronto sulla trasformazione della collina di Sovigliana, con una marea di documenti e dati da confrontare al rilascio dei Permessi di Costruire entro il 14 Settembre, forniti a pezzi e bocconi, ai consiglieri comunali solo cinque giorni prima della seduta in aula consiliare; documenti tra l’altro incompleti e confusionari nella loro molteplicità che non hanno aiutato e messo sullo stesso piano di chi ben conosceva materia e argomenti da anni prima (il Sindaco era già segretario del PD e l’Ufficio Tecnico istruttore delle pratiche tutte).

Il progetto convenzionato di queste strutture socio-sanitarie porterà ben pochi benefici ai residenti di Vinci che vorranno usufruire di un posto letto della nuova RSA (solo n.5, con uno sconto irrisorio del 5% delle esose rette), e nemmeno per le assunzioni dell’eventuale personale tratto da lavoratori residenti nell’Unione dei Comuni, non chiarito e non convenzionato per quanto andranno a firmare, ma tutto a insindacabile giudizio del futuro gestore dei servizi.

A fronte di un grande impegno dell'ente locale e forti spese pubbliche non ci sono garanzie certe sulle assunzioni e soprattutto il piantare alberi quando si distrugge una collina, non appare come una compensazione bensì un'ennesima presa in giro. Ci siamo chiesti e lo abbiamo chiesto a gran voce anche in Consiglio Comunale all'attuale maggioranza.

Noi, opposizione di centrodestra insieme all'opposizione verdi-sinistra-cinquestelle, durante il delicato consiglio comunale, superando le divisioni ideologiche per il bene del nostro paese, abbiamo cercato di far ragionare l'amministrazione, ma non c'è stato da parte loro nessuna volontà di trovare altra soluzione. Il Sindaco Vanni e la sua Giunta, obtorto collo hanno dovuto approvare in fretta e furia, in fede e continuità alle decisioni prese dalla vecchia amministrazione Torchia.

La loro scelta politica è stata questa e sarà, senza tenere di conto di nessuna delle criticità sollevate dai consiglieri di minoranza. A forza di ascoltare, sia in campagna elettorale sia i comitati oppositori costituitisi ultimamente, il Sindaco è diventato sordo, mancando di risposte precise e puntuali per tutti.

L'RSA si ma non sacrificando il patrimonio che la nostra collina rappresenta. Troppo difficile da capire? Forse l'interesse del PD è proprio quello di non voler capire, e come detto prima “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.

 

 per il gruppo centrodestra per Vinci

Scipioni Alessandro

Parri Andrea

Mussetti Manuela

Varrecchia Egidio

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