Presentato il libro sui 50 di Montopoli Medioevo
Lo squillo delle chiarine annuncia l’inizio della settimana in cui Montopoli rivive la sua storia Medievale. Questa mattina nel conservatorio di Santa Marta è stato presentato il libro curato dalla Pro Loco ed edito da Pacini editore per celebrare i primi 50 anni della rievocazione storica Montopoli Medioevo alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Un momento per ripercorrere le tappe di un evento diventato un appuntamento fisso nel calendario delle cerimonie storiche regionali. A fare gli onori di casa il vicepresidente della Pro Loco Tommaso Salvadori che ha introdotto la mattinata e gli ospiti presenti.
Il governatore Giani ha ricordato il sindaco di Montopoli Bianco Bianchi con cui l’evento è nato e ha posto l’accento sull’importanza del piccolo borgo del cuoio per la storia regionale. Ha ripercorso quella che è stata la pace di Montopoli agli inizi del 1300 e di come questa sia stata propedeutica al periodo del Rinascimento. È proprio dall’amore per quella storia che 50 anni fa un gruppo di ragazzi decise di dar vita al primo palio, alla prima rievocazione storica. Una passione che non si è spenta, anzi si è tramandata di generazione in generazione trasformandosi in voglia di mantenere viva una tradizione preziosa. Tra gli interventi quello di Elisa Barani, presidente della Fondazione Santa Marta, del parroco Don Udoji, di Roberta Benini, presidente del Comitato regionale delle rievocazioni storiche della Toscana e i consiglieri regionali Andrea Pieroni e Federico Eligi. Tra il pubblico i presidenti storici della Pro Loco e i tanti volontari, vera anima della festa.
«Dentro Montopoli Medioevo c’è una comunità coesa – ha detto la sindaca Linda Vanni – per una festa che è molto più di una festa. Grazie a tutti i volontari e a tutte le volontarie che rendono Montopoli Medioevo e quindi Montopoli stessa una grande bellezza. Una festa dal grande valore istituzionale che negli ultimi due anni può contare anche sulla coprogettazione regionale che consente di proseguire e crescere, anno dopo anno».
Il libro raccoglie le fotografie di tutte le edizioni dalla prima del
1975 fino ad oggi. «A noi piace pensarlo come un album di famiglia – ha detto la presidente della Pro Loco Virginia Duccini – su cui ognuno può cercare i volti di chi conosce e riconosce. Nelle immagini è racchiusa la nostra storia, l’evoluzione stessa della festa. Sono racchiuse le tante anime dell’evento, gli arcieri, i musici, gli sbandieratori, ma anche gli artisti e chi ricorda gli antichi mestieri». Le foto raccolte nel libro sono anche esposte al conservatorio nella mostra inaugurata questa mattina, che sarà visibile durante le giornate della rievocazione il 14 e il 15 settembre. A ricordare le origini della festa e l’eredità storica nel linguaggio, nei costumi e nelle ricette dei nostri giorni è stato Luciano Artusi «Il tempo è volato via – ha detto Artusi –. Sono passati cinquant'anni; ricordi di luoghi e di tante belle persone come l'indimenticabile Silvano Rabai, il professor Atzori, il maestro Luigi Banchini, il ragionier Piero Nazzi, i dottori Salvadori e Nacci e tanti altri appassionati organizzatori che hanno dato vita alla rievocazione che ha affascinato non solo tutti i montopolesi orgogliosi della loro storia, ma anche turisti e forestieri che entusiasticamente vi assistono, la seconda domenica di settembre di ogni anno».
Infine la presentazione del cencio realizzato da Cecilia Biagini e Umberto Atzori, un riassunto su tela di questi 50 anni. L’appuntamento è al prossimo fine settimana, sabato 14 e domenica 15 settembre quando a Montopoli sarà ancora Medioevo.
Fonte: Ufficio Stampa