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Multiutility, PCI: "La Corte boccia la holding di partecipazione"

Arroganti e caparbi gli 11 Comuni del Circondario Empolese Valdelsa ci riprovano approvando, con delibera consiliare, la costituzione di un Ente costoso ed inutile.
 
Al netto del parere negativo della Corte dei Conti, il PCI chiede con un Ordine del giorno protocollato in data 23 luglio 2024, che “Venga messa in votazione del Consiglio Comunale di Cerreto Guidi l’adesione al parere della Corte dei Conti con l’osservanza di quanto espresso dalla stessa”.
 
Chiediamo insomma che il Sindaco di Cerreto si esprima con una posizione chiara affinché i cittadini siano resi consapevoli di quanto sta accadendo nella gestione di beni e servizi essenziali.
 
Tutto è volutamente molto fumoso sin dagli albori dell’operazione Multiutility.
 
Quello che abbiamo da subito sostenuto, e che sostiene la Corte dei Conti nelle motivazioni al parere negativo, è che con il 10% delle quote comuni, nel momento in cui hanno deciso di aderire all’ operazione Multiutility hanno rinunciato di incidere realmente nel potere decisionale.
 
Sotto l’aspetto economico, oltre a rilevarne l’inutilità, la Corte ribadisce quanto precedentemente sollevato anche da noi, cioè che sicuramente la Holding avrebbe solo l’effetto di produrre poltrone con il conseguente aumento di costi per tutti noi “mancando di ogni riferimento ai limiti dei compensi di dirigenti e organi di amministrazione della società e nulla dispongono in merito al compenso generale”.
 
La Corte dei Conti tiene inoltre a  precisare come questo sia un ennesimo goffo tentativo di aggirare il precedente parere contrario. Queste le parole della Corte: "al fine di aggirare la criticità evidenziata dalla Sezione rispetto alla possibilità di costituire una Holding…” L’operazione conserva in concreto gli stessi caratteri esaminati nelle precedenti deliberazioni di questa Sezione .
 
Che sia chiaro a tutti che nella Multiutility l’unico Comune che comanderà sarà Firenze.
 
E questo, pare , non sia solo il nostro pensiero!
 
Dopo le dichiarazioni di Fossi (segretario regionale PD), che boccia la quotazione in borsa e quelle di Alessandra Nardini (Assessore regionale) che si è accorta solo ora che il Referendum del 2011 è stato vinto dai cittadini che volevano l’acqua pubblica, pare che nel PD ci sia “maretta”.
 
Risulta evidente agli occhi di tutti che l’operazione Multiutility faccia “acqua” da tutte le parti.
 
In pochi e in maniera molto fumosa hanno deciso la nascita di questo carrozzone costoso e inutile per i cittadini, in molti hanno detto un chiaro NO da subito.
 
Leggendo le dichiarazioni di Fossi e Nardini verrebbe da gridare un corale: “ve l’avevamo detto noi!”
 
 

Partito Comunista Italiano - Sezione Empolese Valdelsa

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