Taglio del nastro Expo ed evento sulla candidatura a Patrimonio Unesco
Sette Comuni distribuiti fra le province di Firenze e Siena, un'area di circa 54000 ettari ed un territorio che si contraddistingue per bellezza integrità, armonia, qualificato da un processo di rinnovamento che nel corso del tempo ha portato alla creazione di un nuovo sistema di organizzazione produttiva agricola. È il modello delle ville-fattoria che, nato nel XVI secolo, ha permesso di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni residenti e lo sviluppo economico del territorio. Il valore culturale del paesaggio del Chianti Classico è l'elemento chiave su cui la Regione Toscana, la Fondazione per la Tutela del Territorio del Chianti Classico e le amministrazioni comunali hanno puntato per elaborare e presentare il progetto di candidatura del sistema delle ville-fattoria del Chianti Classico a patrimonio mondiale dell'Unesco.
Un percorso, partito nel 2016, per le celebrazioni dei tre secoli del Gallo Nero, dall'emanazione dell'editto del Granduca Cosimo III dei Medici che delimitò per primo i confini del territorio del Chianti Classico, che compie passi importanti verso l'iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale, come testimonia il primo sì alla candidatura italiana ricevuto lo scorso giugno dal Consiglio direttivo della Commissione nazionale italiana per l'Unesco.
L'occasione per illustrare le tappe e fare il punto sul progetto sarà offerta dall’apertura ufficiale della 52esima edizione della rassegna vitivinicola dell'Expo Chianti Classico, in programma domani, venerdì 6 settembre alle ore 16 nella piazza centrale di Greve in Chianti (l’inaugurazione era prevista originariamente nel pomeriggio di oggi ed è stata spostata a domani a causa del maltempo) seguendo il tradizionale taglio del nastro e l’allegro corteo, con i gonfaloni e la partecipazione di tutti i sindaci dei territori interessati e i rappresentanti del Consorzio Vino Chianti Classico. L'iniziativa di approfondimento sulla candidatura, coordinata dal sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani, si terrà dopo il brindisi iniziale, in piazza Matteotti, con il quale prende avvio la manifestazione. Una delle più importanti a livello nazionale dedicate al mondo del vino che mette insieme in un'unica location i produttori di tutti i comuni del Chianti Classico.
"La candidatura italiana delle ville-fattoria del Chianti Classico è un punto fermo del nostro percorso di collaborazione e condivisione degli obiettivi di valorizzazione dei principi culturali e paesaggistici che connotano storicamente il nostro territorio - commentano i sindaci dei comuni del Chianti Classico - il via libera alla candidatura italiana per la verifica preliminare ai fini dell'iscrizione alla lista del patrimonio mondiale Unesco rappresenta il superamento di uno dei passaggi più rilevanti, la proposta da ora in poi verrà valutata e, qualora gli organi consultivi daranno esito positivo, la candidatura sarà trasmessa ufficialmente al Centro per il Patrimonio Mondiale UNESCO entro l'1 febbraio 2027, mentre la valutazione potrà arrivare nel 2028".
“Superato questo delicato passaggio, – proseguono - grazie al lavoro di tutti i soggetti coinvolti ed in particolare all'attività scientifica e scrupolosa della Fondazione per la tutela del territorio per la quale ringraziamo ancora una volta la presidente Tessa Capponi Borawska, continueremo a lavorare per ottenere l’ambizioso e prestigioso riconoscimento che per noi rappresenta un importante strumento di valorizzazione del nostro paesaggio, iconico e identitario, che restituisce al mondo una delle migliori immagini di bellezza, frutto dell'opera congiunta e dell'armonia tra uomo e natura”. Il sistema delle ville fattoria, di cui oggi sono presenti 150 esempi nel Chianti Classico, costituisce un'organizzazione insediativa che scaturisce dalla relazione tra ambiente ed elemento umano e si sviluppa con il tratto distintivo dell'organizzazione produttiva unitaria, della funzionalità economica e dell'uso sostenibile delle risorse. “Il prossimo passo – continuano - è l'elaborazione del piano di gestione che Fondazione e Comuni produrranno con la regia dei consulenti incaricati dalla Fondazione e il coinvolgimento delle comunità locali”.
Il progetto di candidatura, che si colloca nella categoria dei paesaggi culturali, è promosso dalla Regione Toscana, sostenuto dalla Fondazione per la tutela del territorio del Chianti Classico e dalle amministrazioni comunali. È coordinato inoltre dal ministero della Cultura attraverso l'ufficio Unesco del segretariato generale. Le attività di scambio con l'UNESCO sono stati assistite dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.
Gli stand dell’Expo Chianti Classico saranno aperti domani, venerdì 6 settembre, dalle ore 10 alle ore 20.
Fonte: Ufficio Stampa