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Oltre 50 ospiti al canile di Empoli: "Sono parte della famiglia. Prima di tutto il rispetto"

John e Cinzia Cartacci, volontaria del Canile Municipale di Empoli (foto gonews.it)

Da Mary a Cesare, tanti i cani in cerca di famiglia. Dalle "scelte di cuore" all'appello alle adozioni: "L'importante è farsi consigliare. Il rischio è che trovi una casa, ma che poi torni in canile"

C'è chi è ancora un cucciolo e chi ha ormai diversi anni sulle spalle. Età a parte, tutti trascorrono le giornate allo stesso modo: c'è chi scorrazza su e giù per il prato, chi aspetta di indossare il guinzaglio per la passeggiata quotidiana e chi, mai sazio, che si riempia la ciotola. Sono gli ospiti a quattro zampe, oltre cinquanta al momento, del canile municipale di Empoli dal quale, appena trascorsa la giornata mondiale del cane, viene evidenziato: "Sono componenti della famiglia. Il rispetto è la prima cosa".

A dirlo è Cinzia Cartacci, volontaria del canile gestito da Arca Onlus, che fa il punto dopo l'estate ormai giunta alle battute finali. Stagione purtroppo non sempre positiva: "Cambiano i metodi, ma le persone continuano ad abbandonare comunque" dice mentre sta svolgendo il suo turno, "forse ora si rivolgono di più alle strutture, perché in tanti hanno il chip, anche se molti cani sono ancora senza iscrizione all'anagrafe". Nei mesi appena trascorsi "abbiamo ricevuto diverse telefonate, messaggi, di persone che riferivano di non poterli più tenere". Ancora, "c'è chi li porta sotto false spoglie, dicendo che hanno trovato il cane" o "chi ci chiede la dog sitter per l'estate poco prima di partire. Il Covid poi è stata una devastazione, tanti hanno voluto provare, quando nel 2022 riaprirono alle vacanze in dieci giorni arrivarono 15 cani".

Margherita, Canile Municipale di Empoli (foto gonews.it)

Cartacci pone l'accento sulla consapevolezza: "C'è chi ci accusa che non vogliamo dare i cani. Non è questo, ma ci sono animali difficili da gestire e non è facile da far capire. Alcuni cani hanno trascorsi complicati e per questo sono necessari percorsi da affrontare insieme". Cinzia, che vanta un'esperienza per la sensibilizzazione nei confronti degli animali rivolta ai più piccoli, dalle scuole del territorio all'esperienza al Centro Aiuto Donna Lilith delle Pubbliche Assistenze di Empoli, aggiunge: "Bisogna ripartire dalle scuole" per un futuro "di adulti con senso civile".

Romeo, Canile Municipale di Empoli (foto gonews.it)

Ma, guardando il bicchiere mezzo pieno, "non facciamo di tutta l'erba un fascio. Ci sono anche belle adozioni" racconta, "come due pastori dell'Asia centrale, di 7 e 8 anni, adottati da due ragazzi che hanno fatto il percorso. Una scelta molto di cuore" come quella che un bel giorno ha riguardato Pepita, 9 anni, "era stata male prima di arrivare da noi. È stata adottata da una coppia ed è stato il loro primo cane: ora tutti i giorni escono a passeggiare lungo l'Arno". Decidere di aprire la propria vita ad un cane adulto e anziano, "è un gesto di grande generosità, si sa che scomparirà prima, ma può avere gli ultimi anni d'amore".

Mary, Canile Municipale di Empoli (foto gonews.it)

Mary, Margherita, Bruna, Romeo, Cesare, Zero e Renato. Sono solo alcuni dei cani a Empoli in attesa di una casa che faccia per loro. L'importante, in generale, "è farsi consigliare, non pensare di entrare in un canile e dire 'te ne levo uno', non è questo perché se poi non viene gestito come deve essere è peggio. E il rischio è che trovi una casa, ma che poi ritorni al canile". Infine l'appello di Cinzia Cartacci è quello di "fare conto che sono componenti della famiglia. Che se si adotta un cane giovane ha di fronte a sé tutto l'arco temporale, da piccolo diventerà vecchio e ogni fase della vita insegna cosa vuol dire accudire, anche cosa vuol dire la morte. Il rispetto è la prima cosa - conclude - ma c'è ancora tanto da fare e bisogna ripartire dai bambini, per avere una società rispettosa degli animali".

Margherita Cecchin

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