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Carcere Porto Azzurro, la protesta di un detenuto: sale sul tetto per mancata scarcerazione

Si era arrampicato a 20 metri sulle grate dei finestroni

Al carcere di Porto Azzurro, all'isola d'Elba, un detenuto romeno era salito sul tetto per protestare contro la sua mancata scarcerazione che, secondo lui, sarebbe dovuta avvenire 45 giorni prima.

Francesco Oliviero, segretario per la Toscana del Sappe, ha ricostruito quanto accaduto. "Alle ore 14.30 di ieri dal passeggio del Reparto Penale si è arrampicato sulle grate dei finestroni giungendo sino all'ultimo ad una altezza di circa 20 metri. È stato vano ogni tentativo di mediazione: l'uomo protestava nei confronti della custodia e del magistrato di sorveglianza in quanto, a suo dire, avrebbe dovuto essere scarcerato nei giorni scorsi".

Il sindaco di polizia penitenziaria riferisce che il carcerato "si era reso protagonista di altre intemperanze e di fatti ed eventi gravi durante la detenzione che ne hanno vanificato la possibilità di poter beneficiare degli ultimi 45 giorni di liberazione anticipata, facendo quindi slittare l'uscita dal carcere. Questo motivo ha portato lo stesso a prendere la pericolosa iniziativa".

Il detenuto è stato messo in sicurezza grazie al lavoro dei vigili del fuoco che lo hanno legato e imbracato.

"Il carcere di Porto Azzurro - afferma Francesco Oliviero - si è trasformato in un inferno quotidiano e sta mettendo a dura prova il personale di polizia penitenziaria, costretto a massacranti turni di lavoro eda essere esposti continuamente a grossi rischi di incolumità"

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