Passerella via Trento, Palazzo (Lega): "Evidenti negligenze"
Sono bastati pochi giorni per far cadere la spada di Damocle sulle sorti della passerella che collega Via Trento e Via Ciari. Non è bastato dover aspettare più di un anno per consegnarla (senza rifiniture) ai cittadini, non è bastato generare disagi su disagi, ora emergono altri dettagli su cui avremmo preferito non dover intervenire (nuovamente).
La passerella pare infatti inaccessibile a cittadini con mobilità ridotta o comunque che necessitano di ausili per spostarsi, costringendoli a rinunciare ad attraversarla. I paletti posti in fondo alle due rampe, infatti, impediscono il regolare accesso alla struttura.
Struttura rivisitata nella sola campata centrale, quando in realtà sarebbe stato necessario rivedere anche la pendenza delle rampe.
Proprio su queste, nei mesi scorsi (febbraio), abbiamo effettuato un volantinaggio informativo per denunciare una negligenza annunciata, che oggi dà i suoi frutti, ricevendo aspre critiche in consiglio comunale.
Ci era stato detto che facevamo disinformazione e che gridavamo ad allarmi inesistenti: purtroppo, però, avevamo ragione.
Non sorprende notare come ancora una volta le Amministrazioni a guida PD si riempiono la bocca di tante parole e concetti sulle disabilità, salvo poi smentire coi fatti le proprie intenzioni reali.
Se davvero le rampe ancora oggi non dovessero rispettare le pendenze minime previste dalle Norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche, saremmo di fronte all’ennesimo schiaffo nei confronti di categorie fragili che meriterebbero altro tipo di trattamento .
Se davvero quei paletti in fondo alle rampe servono a impedire l’accesso ai motorini si sarebbero dovute trovare altre forme di “ostacolo” a essi, non crearne a chi cerca di trovare sollievo nel quotidiano.
Gli Assessori alla mobilità e alle disabilità compiano un gesto simbolico e consono, si dimezzino lo stipendio finché non vengono risolti questi problemi, finché il danno alla cittadinanza non viene eliminato.
Che vivessimo una realtà di “signorsì” a capo chino, lo avevamo capito, che, però, a causa loro si debbano vivere disagi da anni, questo non lo possiamo accettare e cercheremo le forme più consone per manifestare il nostro dissenso.
Eliseo Palazzo
Lega Certaldo