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Tragedia di Santa Croce, indagini sulle cause: ipotesi malfunzionamento di un forno

Ci sono aggiornamenti sulla morte della bambina di quasi quattro anni a Santa Croce sull'Arno. Stando a quanto filtra dalla cittadina del cuoio ci sarebbe il malfunzionamento di un elettrodomestico alla base dell'incendio. Sembra che possa trattarsi di un forno a microonde.

La piccola Diarra ha perso la vita domenica 25 agosto in via Turi, in pieno centro. I carabinieri di San Miniato stanno indagando sulle possibili cause. Prima, però, vogliono attendere la relazione dettagliata dei vigili del fuoco prima di ipotizzare eventuali condotte colpose da parte degli abitanti. Il fascicolo d'indagine è attualmente senza indagati.

L'ipotesi più accreditata dagli inquirenti è di un guasto all'elettrodomestico che avrebbe innescato un cortocircuito e il conseguente sprigionarsi delle fiamme che in pochissimo tempo hanno invaso tutto l'edificio. La bambina era di Pontedera, era a Santa Croce da alcuni familiari.

Giannoni: "Giorno del dolore. Nessuno sarà lasciato fuori casa"

"Oggi è il giorno del dolore per tutta la comunità santacrocese che si stringe idealmente intorno alla famiglia della piccola la bambina che ha perso la vita nell’incendio divampato ieri in un appartamento di via Turi. Un momento difficile che ci vede uniti nel dolore e mi auguro che la famiglia riesca a superare questa tragedia”. Con queste brevi parole si esprime il sindaco di Santa Croce sull'Arno, Roberto Giannoni il giorno dopo il tragico incendio di via Turi.

“Da ieri – spiega ancora Giannoni – sono in contatto con la comunità senegalese per capire come renderci utili in questo doloroso frangente perché adesso c'è anche da pensare a come aiutare le altre persone rimaste fuori casa. Dalla giornata di domenica – dice ancora Giannoni - insieme al Seus , ai servizi sociali ed ai Carabinieri stiamo lavorando per trovare una sistemazione a chi, suo malgrado si è trovato coinvolto nella tragedia e non ha potuto rientrare in casa. La famiglia che abita nell'appartamento attiguo a quello da cui sono divampate la fiamme e che è stato dichiarato inagibile, è già stata sistemata in emergenza in un alloggio nel pistoiese. Anche per gli altri che per ora sono ancora trattenuti in ospedale sono in atto le procedure di emergenza e saranno sistemati appena dimessi”.

Nella tarda mattinata di oggi il comune tramite la polizia municipale, su richiesta del comando dei vigili del fuoco, ha disposto l'inaccessibilità dei locali sovrastanti e sottostanti l’appartamento percorso dalle fiamme, fino a che non saranno fatte le verifiche tecniche che ne garantiscano la totale sicurezza. Dice Giannoni: “Stiamo lavorando per tutelare la salute pubblica e l'incolumità di tutti. Per una parte dell'edificio, fatto salvo quanto già disposto dall'autorità giudiziaria, è stato interdetto all'accesso delle persone fino a che non saranno fatte ulteriori verifiche. Al momento inoltre il Comune sta lavorando, in vista della notifica di ulteriori atti amministrativi, per rintracciare gli abitanti e i proprietari degli appartamenti e per capire esattamente i vari titoli di presenza nell'immobile”.

Ancora il sindaco: "Naturalmente  nessuno sarà lasciato fuori casa, infatti visto che una parte dell’edificio è stato reso inaccessibile e ci stiamo attivando per trovare una sistemazione anche per le persone non coinvolte nell’incendio, ma toccate da questo provvedimento. Ringrazio ancora i vigili del fuoco, i carabinieri e tutti i soccorritori della Misericordia e della Pubblica Assistenza per il grande impegno profuso e la loro professionalità che sono stati fondamentali per evitare che altre persone potessero rimanere coinvolte nell’incendio”.

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