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Esumazione salme, seguita la regolare procedura attualmente prevista per legge

Con riferimento all’intervento della Signora Nunzia Spinelli sui social e ai successivi articoli apparsi sulla stampa locale l’Amministrazione comunale precisa quanto segue

Il primo aspetto riguarda il rispetto che dobbiamo ai nostri morti e ai sentimenti di affetto che familiari, amici e conoscenti esprimono nei loro confronti. Dispiace quindi a noi, come amministratori di Colle di Val d’Elsa, che la signora Spinelli abbia sofferto e comprendiamo il suo stato d’animo.

Allo stesso tempo è necessario chiarire e informare dettagliatamente su quanto accaduto.

In primo luogo, occorre chiarire che il personale addetto alla gestione dei cimiteri comunali ha attuato norme e procedure regolamentari approvate dai competenti organi e che quindi a loro non va assolutamente addebitato alcun comportamento non regolare.

Nel cimitero in questione nel mese di settembre 2023 è stato affisso, con le modalità regolamentari previste, l’avviso che dal successivo mese di ottobre si sarebbe provveduto alle esumazioni nel Campo Comune complesso, Quadro D. Dal mese di ottobre 2023 ad aprile 2024 il personale addetto ha provveduto all’esumazione di 24 salme. L’esumazione dei resti del marito della signora Spinelli è avvenuta lo scorso 18 aprile. Il 19 agosto la signora ha chiamato il personale del cimitero per comunicare che non trovava più la tomba di suo marito e, in quel contesto, è stata informata di quanto avvenuto.

Partendo quindi dall’analisi di quanto accaduto preme sottolineare che la Giunta comunale ritiene necessario aprire un serio approfondimento sulle modalità con cui, fino ad oggi, si è provveduto ad informare i familiari. Riteniamo che siano maturi i tempi per modificare tali modalità integrandole con quello che oggi la tecnologia e i sistemi di comunicazione mettono a disposizione.

Sarà nostra cura provvedere alle specifiche modifiche regolamentari che saranno, prima possibile, sottoposte all’approvazione del Consiglio comunale nel rispetto che si deve alla memoria di coloro che ci hanno lasciato.

Fonte: Ufficio Stampa

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