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Crisi moda e conceria, Grossi (Castelfranco Unita): "Serve riflessione collettiva per il futuro del distretto"

"Ieri, lunedì 19 agosto, la direttrice UNIC Fulvia Bacchi, nella sua lunga intervista sulla crisi della moda e della conceria pubblicata sulle pagine di un quotidiano locale, parla con parole di verità e delinea uno scenario economico e sociale purtroppo condivisibile. Un’analisi che già IRPET - Istituto Regionale Programmazione Economica della Toscana - aveva delineato con numeri alla mano qualche settimana fa e che noi del centrosinistra di Castelfranco di Sotto avevamo rilanciato già in campagna elettorale e nelle scorse settimane ponendo attenzione alle ricadute economiche e di conseguenza anche sociali per il nostro territorio se non si fossero prese immediate azioni a sostegno di aziende e lavoratori" così in una nota Federico Grossi, capogruppo di minoranza di centrosinistra - Castelfranco Unita.

"Non possiamo non constatare come l’oggettiva e condivisibile analisi della di Bacchi in qualità di direttrice UNIC, diverga in parte dalle valutazioni che ancora oggi una minoranza del mondo produttivo del Valdarno Inferiore continua a perseguire facendo finta di non vedere invitando all’ottimismo o minimizzando i cambiamenti in corso che purtroppo non hanno nulla di temporaneo ma che sono invece strutturali. Prendere atto della realtà, chiamare le cose per il loro nome, avere cognizione in maniera seria dei cambiamenti in corso non vuol dire avere un atteggiamento negativo ne tanto meno essere “contro” il territorio nel quale tutti noi viviamo e lavoriamo ma bensì sono l’ imprescindibile punto di partenza per avviare quanto prima una riflessione collettiva su quale sia il futuro del Valdarno. Negare l’evidenza e minimizzare la pesante crisi che stiamo vivendo serve solo ad illudere. Il grido di allarme dei sindacati ed in particolare della Filctem CGIL che delinea una pesante ricaduta sociale se non verranno prorogati gli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori, conferma la gravità della situazione.

La pressante richiesta dì Confindustria e CNA di mirate azioni a sostegno delle piccole e medie imprese, conterzisti, certifica quanto il tessuto economico del territorio sia ormai sull’orlo di un precipizio senza immediate politiche pubbliche di aiuto del Governo. Nella riflessione che dobbiamo urgentemente avviare, ma che stenta a nascere tra i vari attori pubblici e privati del nostro territorio, - prosegue il capogruppo di Castelfranco Unita - non possiamo non considerare la dotazione impiantistica degli impianti di depurazione e del ciclo dei rifiuti conciari che nei decenni passati hanno permesso di coniugare lo sviluppo industriale con la sostenibilità ambientale e che rappresentano ancora oggi la nostra ricchezza più grande. Impianti che tuttavia necessitano di essere aggiornati e ammodernati e quindi di investimenti. Alla luce della riorganizzazione del ciclo delle acque civili (cd. Progetto Tubone) convogliate presso gli impianti consortili di Santa Croce e Ponte a Egola, il passaggio degli impianti di depurazione del Valdarno Inferiore nel sistema idrico integrato Acque SpA rappresenterebbe un passaggio che assicurerebbe risorse, sviluppo e maggiore controllo del pubblico oltre a garantire tariffe economicamente più vantaggiose per le concerie. L’esempio del Distretto industriale tessile di Prato dimostra che questa strada non solo è possibile ma che è l’unica per garantire un’adeguato sviluppo del territorio e un “nuovo patto sociale” che tenga insieme sostenibilità economica con quella ambientale e sociale garantendo allo stesso tempo adeguata rappresentanza nella nuova governance alla realtà imprenditoriale. Non sarà invece la svendita dei nostri impianti - come qualcuno vorrebbe - a soggetti privati operanti sul mercato nonché la loro gestione, la soluzione al problema. Su questa opzione dico subito che troveranno in noi una netta contrarietà e una ferma opposizione.

Su questi temi, in attesa di capire le proposte e le idee delle nuove amministrazioni comunali di centrodestra di Castelfranco e Santa Croce al momento del tutto assenti, noi come gruppo di opposizione di centrosinistra “Castelfranco Unita” saremo sempre disponibili a confrontarci con tutti per individuare soluzioni condivise per il bene del nostro territorio - conclude Federico Grossi - confidando che il Tavolo del Distretto, alla ripresa delle attività a settembre, possa elaborare strategie aperte alla discussione del territorio".

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