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Aggressione all'ospedale, Cordone (Lega): "Ci sono punti da chiarire"

Marco Cordone

Marco Cordone, esponente della Lega Salvini Premier e figlio di una vittima di un criminale psichiatrico, interviene a proposito della vicenda del San Giuseppe di Empoli che è salita agli onori delle cronache in questi giorni.

"In merito alla vicenda del paziente psichiatrico di stazza imponente che tra venerdì 16 e lunedì 19 agosto del corrente anno ha messo a soqquadro il Reparto di psichiatria dell'ospedale San Giuseppe di Empoli, aggredendo un' altra paziente ricoverata nello stesso reparto, una guardia giurata ed un'infermiera sempre della medesima struttura e conclusasi con l'allontanamento del paziente psichiatrico dalla struttura ospedaliera, paziente poi ripreso dalle Forze dell'Ordine e che comunque ha creato grande apprensione nella città di Empoli, intervengo nella doppia veste di esponente della Lega Salvini Premier e di figlio di una vittima della criminalità (mio padre Antonio, noto personaggio dello sport dilettantistico toscano, oltre 30 anni fa fu ucciso per la strada senza alcun motivo da un soggetto affetto da gravi problemi psichiatrici, reo di avere ucciso anche due carabinieri a Siena, soggetto che una volta catturato, come 'Non imputabile' per totale infermità mentale, fu internato per anni nell'OPG di Montelupo Fiorentino ed attualmente pare si trovi in una delle due REMS toscane). Innanzitutto, vorremmo sapere se il paziente in questione era già noto all'Unità operativa di Psichiatria di Empoli e se avesse avuto dei precedenti ricoveri ospedalieri nella medesima struttura sanitaria. Inoltre, vorremmo sapere se nel Reparto di psichiatria in questione, esistevano al momento dei fatti, le condizioni ambientali, strutturali, di sicurezza e di vigilanza, atte ad evitare la fuga del paziente e possibili danni al Personale, a terzi ed a cose.  Infine, vorremmo sapere come ha fatto tale soggetto psichiatrico, a sottrarsi all'assistenza ed alla vigilanza, raggiungendo liberamente l'ambiente esterno all'ospedale San Giuseppe,  con seri rischi per l'incolumità dei cittadini." 

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