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Ospedale Empoli, aggredisce due persone poi si barrica in stanza. Il giorno dopo scappa

(foto gonews.it)

L'uomo ha seminato il caos nel reparto e avrebbe anche afferrato una paziente per la gola

È stato un sabato di paura quello che si è consumato due giorni fa all’ospedale San Giuseppe di Empoli; una giornata che ha riportato sotto i riflettori il problema della sicurezza al nosocomio cittadino dopo l’aggressione ai danni di medici e infermieri del pronto soccorso a febbraio a opera di una giovane tossicodipendente.

Un uomo, originaraio del Nord Europa, è stato scortato dai carabinieri al pronto soccorso venerdì sera in evidente stato di agitazione. L'uomo è stato quindi riceverato nel reparto di psichiatria, ma la mattina successiva si è rifiutato di assumere la terapia prevista e, nonostante i tentativi di placarlo, l’uomo si è infuriato ed è sfuggito al controllo dei sanitari empolesi, dandosi a una corsa forsennatata per tutto il reparto, urlando e minacciando i presenti. Avrebbe poi aggredito una paziente e sferrato un pugno ad una guardia giurata che era intervenuta per dividerli insieme ad alcuni colleghi. La paziente, sotto schock, non avrebbe riportato ferite.

Dopo l'intervento delle forze dell'ordine l'uomo, di grossa corporatura, si sarebbe calmato. Ma dopo qualche ora, nel pomeriggio, avrebbe avuto un altro attacco di rabbia e si è barricato nella camera, bloccando l'ingresso e danneggiando una finestra e alcuni arredi. Nuovamente sul posto, poliziotti e guardie giurate hanno convinto, con grande difficoltà, l’uomo ad aprire la porta.

La vicenda, però, non si è conclusa qui. Questa mattina l'uomo ha eluso la sorveglianza degli operatori ed è scappato per le scale uscendo dall'ospedale. Sono state nuovamente avvertite le forze dell'ordine che hanno rintracciato l'uomo nei pressi di un bar in zona ospedale.

 

Il Nursid: "Escalation degli atti di violenza, inaccettabile diminuire guardie giurate"

"La mia preoccupazione - ha dichiarato Gianni Piccini del Nursid Firenze - è che da tempo si paventa lo spettro della diminuzione delle guardie giurate in ospedale nonostante l'escalation degli atti di violenza fisica e verbale. Sarebbe inaccettabile depauperare questo servizio che tutela l'incolumità degli operatori sanitari e di chiunque si rivolga alla struttura ospedaliera".

 

Opi Fi-Pt: "Rafforzare i sistemi di sicurezza"

«Ancora una volta assistiamo a un caso di violenza all’interno di una struttura sanitaria. In questo caso ad andarci di mezzo non è stato, come spesso succede, un membro del personale sanitario ma una paziente dello stesso ospedale. La situazione sta diventando invivibile. Quanto ancora dovremo attendere prima che si intensifichino i controlli e gli ospedali tornino a essere luoghi sicuri?». Queste le parole di David Nucci, presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze-Pistoia qualche giorno dopo quanto accaduto all’Ospedale San Giuseppe di Empoli.

"Purtroppo assistiamo con sempre maggiore frequenza a episodi del genere, che vedono coinvolto anche e soprattutto il personale sanitario, sempre più spesso oggetto di aggressioni verbali e non solo – prosegue Nucci -. È un problema che cresce in maniera inversamente proporzionale alle strategie messe in atto per la sua risoluzione; anzi all’ospedale di Empoli da qualche tempo si parla addirittura di ridurre il numero delle guardie giurate presenti. Quello che va fatto è esattamente l’opposto: rafforzare i sistemi di sicurezza, attivare linee di intervento dedicate e intensificare i controlli negli ospedali, in sinergia con le Forze dell’Ordine. L’obiettivo di tutti dev’essere quello di rendere questi ambienti più sicuri per chi vi lavora e vi passa gran parte del proprio tempo ma anche per i cittadini che li frequentano e la cui sicurezza deve essere una priorità».

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