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Eccidio di Sant'Anna di Stazzema, nell'80° anniversario pesa l'assenza del Governo

All'alba di 80 anni fa le SS salirono a Sant'Anna di Stazzema e trucidarono 560 civili inermi, fra i quali più di cento bambini. L'eccidio nazifascista, annoverato tra i più efferati della Seconda Guerra Mondiale, è stato ricordato oggi con una commemorazione ufficiale, alla presenza di numerose autorità e di delegazioni ufficiali di vari Comuni, soprattutto toscani, e associazioni. Non sono però mancate le polemiche, per l'assenza di esponenti del Governo.

La cerimonia si è aperta con la deposizione delle corone di fiori e con la sottoscrizione di una convenzione tra Parco Nazionale della Pace e Fondazione Robert F. Kennedy Human Rights - Italia per portare nelle scuole di Stazzema temi legati a diritti umani, educazione civica e sostenibilità anche per tenere viva la memoria di avvenimenti come la strage di Sant’Anna di Stazzema. Dopo la Santa Messa, celebrata sul sagrato della Chiesa officiata dall'Arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto, si è formato il corteo per raggiungere il monumento Ossario. Qui è stata inaugurata la mostra Colori per la Pace. Infine, dopo la deposizione della corona di alloro da parte della autorità presenti, sono intervenuti per i saluti il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, e il presidente dell'Associazione Martiri di Sant'Anna Umberto Mancini. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, cui è spettato il compito di chiudere la cerminia con l'orazione ufficiale, ha definito "grave" l'assenza di rappresentanti del Governo. Il Presidente Mattarella ha inviato un messaggio ufficiale, nel quale ha ricordato anche la strage di Fucecchio, e un messaggio è arrivato anche dal Ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Tra i circa duemila presenti anche la console dell’ambasciatore della Germania in Italia, Susanne Welter.

Toccane la conclusione della cerimonia, sulle note dell’inno nazionale eseguito dai bambini del Coro delle voci bianche del Festival Puccini di Torre del Lago. E come ogni anno, i ragazzi del Campo della pace - un’iniziativa che favorisce l’incontro fra studenti italiani e tedeschi - hanno concluso la giornata di interventi inerenti la pace, la memoria e i diritti inviolabili dell’uomo.

Mattarella: "Sant'Anna un sacrario europeo del dolore, simbolo di riscatto"

"Per la Repubblica oggi è giorno di memoria, di raccoglimento, di testimonianza - questo il messaggio del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella -. Il 12 agosto di ottant’anni or sono reparti delle SS naziste, con la complicità fascista, compirono nelle frazioni di Stazzema uno degli eccidi più spietati della Seconda Guerra Mondiale, uccidendo senza pietà donne, anziani, bambini, sfollati che pensavano di aver trovato un rifugio sottraendosi ai combattimenti. Fu la guerra portata alle popolazioni civili, lo sterminio di comunità locali incolpevoli. Fu la tragedia che si abbattè sui villaggi della linea Gotica, a Padule di Fucecchio, a Marzabotto, fra le altre. Il baratro nel quale allora sprofondò l’umanità ha reso questi luoghi un sacrario europeo del dolore, e un simbolo di riscatto di quella rinascita umana e civile che ha saputo opporsi alla barbarie, generando democrazia, libertà, pace, laddove si voleva cancellare ogni speranza. Ai discendenti e alle genti di Stazzema, che rinnovano oggi il dolore della propria comunità per lo sterminio dei propri cari, va il sentimento commosso dell’intera Nazione".

"Una grande eredità morale è stata lasciata dai sopravvissuti - sottolinea Mattarella -. La Repubblica può qui riconoscere le sue radici. Quelle che, anche oggi, ci spingono a respingere le ragioni della guerra come strumento di risoluzione delle controversie. Il testimone della memoria e dell’impegno continuerà, come a Sant’Anna di Stazzema, a passare di mano in mano, per ricordarci che si tratta di crimini imprescrittibili, per accompagnarci sulla strada della civiltà e della pace, sconfiggendo chi fa crescere l’odio".

Giani: "Non vedo la Presidente del Consiglio, né ministri o sottosegretari"

“Non vedo la Presidente del Consiglio, non vedo ministri né sottosegretari - queste le parole del presidente della Toscana -. Sinceramente è una cosa grave e mi sarei aspettato ben altro per ricordare gli ottanta anni di San’Anna che vedono in una giornata come oggi la presenza dei sindaci, delle associazioni e dell’anima vera della Toscana. Lascia amarezza ed un profondo dispiacere questa assenza che ha segnato anche la cerimonia di ieri per la liberazione di Firenze. Mi auguro che vi sia comunque consapevolezza che la nostra Repubblica nasce da qui, da Sant’Anna, dalla Resistenza e dall’opposizione al fascismo, così come da qui nasce la nostra Regione che del Comitato di liberazione toscano ha voluto riprendere il simbolo, il Pegaso”.

“Un messaggio di pace arrivi da questo luogo così sacro. Non c’è futuro senza memoria – ha concluso Giani. - Ricordiamoci cosa sono state le guerre, cosa hanno fatto”.

Verona: "Chi ha ruoli importanti, oggi aveva il dovere di essere qui

"Chi ha ruoli importanti, oggi - ha detto il sindaco di Stazzema e presidente dell’Istituzione Parco nazionale della Pace Maurizio Verona - aveva il dovere di essere qui a Sant’Anna, di accogliere l’invito, di guardare gli occhi dei nostri superstiti, abbracciarli, chiedere scusa dell’oblio di Stato sui fatti del 12 agosto 1944, e ringraziarli per quello che fanno con molto dolore ma con altrettanta tenacia. Oggi qualcuno è assente".

Tajani: "Ho sempre avuto a cuore il tema della memoria, ricordo anche i Carabinieri di Fiesole"

Nel suo messaggio, il Ministro degli Esteri Antionio Tajani (che l’amministrazione comunale di Stazzema aveva formalmente invitato, così come aveva inviato una lettera alla presidenza del consiglio dei ministri del Governo per chiedere la presenza di un rappresentante dello Stato), ha definito l'eccidio di Sant'Anna "un passaggio tragicamente doloroso in quel cammino verso la libertà e la pace tra i popoli che l'Italia avrebbe ripreso come sua stella polare dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale". "Ho sempre avuto a cuore il tema della memoria - ha aggiunto - e oggi voglio ricordare soprattutto le vittime di quella strage efferata e le loro sofferenze. Il mio pensiero corre veloce anche ai Carabinieri di Fiesole che ricordiamo questo stesso giorno, ai militari di Cefalonia, ai Martiri delle Fosse Ardeatine dove mi sono voluto recare anche quest'anno il 25 aprile in rappresentanza del Governo". Per Tajani quella di 80 anni fa a Sant'Anna fu "una giornata di follia ed orrore, in cui ogni barlume di umana pietà fu barbaramente cancellato".

Fontana: "Crimine fra i più brutali dei nazifascisti, un'azione premeditata"

Il Presidente della Camera dei Deputati, Attilio Fontana, ha ricordato l'eccidio di Sant'Anna definendolo "uno dei crimini più brutali commessi dai nazifascisti in Italia". Fontana ha sottolineato il fatto che "fu un'azione premeditata per sterminare la popolazione civile" e ha aggiunto: "La memoria è un dovere da coltivare per costruire un futuro di pace, responsabile e immune da simili atrocità". Mentre il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, si è limitato a scrivere su un suo profilo social "Una ferita indelebile, mai più nella storia".

Metsola: "La nostra deve essere un'Europa della memoria"

Un messaggio è arrivato anche dalla Presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola. "Vorrei ringraziarvi - ha scritto - perché da 80 anni non avete smesso un attimo di ricordare quanto accaduto a Sant'Anna in quella terribile estate del 1944. L'avete fatto perché non succedesse mai più. Avete insegnato ai giovani la differenza tra l'Europa dei nazionalismi del passato e l'Europa di oggi. La nostra deve essere un'Europa della memoria, che riconosca l'impegno di chi ha lottato per gli ideali che a volte diamo per scontati, che ricordi tutti coloro che sono scomparsi".

Parrini: "Le scelte del governo offendono la storia di Stazzema"

Il senatore Dario Parrini (Pd) ha dichiarato di vivere la ricorrenza odierna con un dolore e un'amarezza particolari. Per Parrini il Governo è responsabile di "un'abnorme inadempienza, eludendo un suo preciso dovere morale, civile e umano". Il riferimento è ai mancati risarcimenti, previsti dalla legge del 2022, per gli eredi delle vittime delle stragi naziste. Il senatore dem accusa quindi il Mef e l'Avvocatura dello Stato di bloccare i risarcimenti, e di conseguenza punta il dito anche contro il Governo, per "scelte che offendono la storia del nostro Paese e la memoria delle persone trucidate dai nazifascisti". Da qui un nuovo appello: "Si cambi linea, si scelga la strada della giustizia invece che quella della negazione della giustizia per mezzo di pretesti iniqui e inaccettabili, si ponga fine a questa imperdonabile vergogna di Stato".

Schlein: "Eccidio di Sant'Anna di Stazzema un oltraggio all'umanità"

"Ottant'anni dopo il ricordo resta intatto - così, in una nota, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein - il tempo non può lenire il dolore per una delle stragi più feroci compiute dai nazi-fascisti durante l'estate del 1944 ai danni delle popolazioni civili. L'eccidio di Sant'Anna di Stazzema è e resta un oltraggio all'umanità, la negazione della dignità e dei valori sui quali si fonda la nostra Costituzione. Continueremo a impegnarci per conservare il ricordo di questa strage non solo per un esercizio di memoria ma perché in futuro mai più possano accadere cose simili".

Simiani: "Il Pd della Toscana oggi a Sant'Anna"

Sindaci e sindache, assessori, parlamentari e membri della segreteria Pd in Toscana hanno preso parte alla commemorazione dell'ottantesimo anniversario della strage di Sant'Anna di Stazzema. “Oggi era doveroso essere qui - ha commentato il deputato Pd, Marco Simiani -, nel luogo in cui si è compiuto uno degli episodi più tragici della nostra storia: l'eccidio e il crimine di guerra nazifascista perpetrato dai soldati tedeschi delle tre compagnie della 16ª SS. È stata l’occasione non solo per rendere omaggio alle vittime innocenti di questa terribile strage, ma anche per riflettere sulla necessità di preservare la memoria storica, affinché simili atrocità non si ripetano mai più”.

Fantozzi a Sant'Anna in rappresentanza di Fratelli d'Italia

“Ho rappresentato, il gruppo consiliare in Regione Toscana di Fratelli d’Italia a S.Anna di Stazzema per la commemorazione di uno degli orrori più gravi che la nostra storia recente possa ricordare", ha dichiarato Vittorio Fantozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio regionale. "Abbiamo voluto rendere omaggio alle vittime innocenti di questa strage - ha aggiunto - nella speranza che, consapevoli del significato del loro martirio, possiamo unire oggi alla memoria un ritrovato senso di responsabilità nelle nostre funzioni pubbliche ad ogni livello affinché si possa essere certi che non accada mai più nulla di simile, in Italia o altrove”.

Empoli presente con il gonfalone civico e il vicesindaco Mennuti

Anche quest’anno il Comune di Empoli ha partecipato alla cerimonia con il gonfalone civico. A rappresentare la comunità empolese il vicesindaco Nedo Mennuti: “È fondamentale difendere e coltivare la memoria della storia - queste le sue parole -, conoscere i fatti e non dimenticare mai. Siamo in tanti stamattina a ricordare quegli innocenti che in un giorno di vita quotidiana furono trucidati davanti agli occhi dei familiari. È importante che il ricordo di ciò che è stato resti sempre vivo, così da costruire un presente e un futuro dove valori come democrazia, giustizia e rispetto dell'altro siano centrali e indiscutibili, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo".

Castelfranco di Sotto rappresentato da Bartoli, Mini: "Condanna per tutte le forme di violenza"

"Un atto istituzionale dovuto di fronte alle vittime di una guerra che dopo l'8 settembre 1943 assunse tinte terribili per la popolazione italiana" ha scritto il sindaco di Castelfranco di Sotto, Fabio Mini, riferendo della presenza alla cerimonia dell'assessore Davide Bartoli.
"La presenza istituzionale del comune di Castelfranco di Sotto a Sant'Anna di Stazzema - ha aggiunto il primo cittadino -, dove inutile negarlo furono perpetrati dei crimini, assume un significato più profondo di critica e condanna per tutte le forme di violenza che il '900 ci ha lasciato come triste eredità, al di là delle connotazioni politiche. Un'occasione per ribadire che la democrazia non può accettare fatti del genere e non può accettare neppure un morto degli eccidi che furono perpetrati dai totalitarismi nel corso di quello che gli storici proprio in funzione del ruolo che vi giocarono le dittature hanno definito il “secolo breve”. Oggi la democrazia costruita dopo questi fatti in Italia ci consegna una strada alternativa alla violenza ovvero quella del dialogo, del confronto se pur aspro, e dell'alternanza democratica. Bene se vogliamo che il sacrificio di Sant'Anna, come quella degli altri morti che il '900 disseminò in tutta Europa non siano stati vani, bisogna ricorda questi principi ogni giorno e non solo per le ricorrenze".

Il gruppo di minoranza “Castelfranco Unita” ha quindi riferito di aver appreso dai social della partecipazione alla cerimonia del Comune di Castefranco, con l'assessore Bartoli. "La presenza, non scontata, ma a nostro giudizio doverosa dell’amministrazione comunale - hanno sottolineato - è stata possibile solo grazie alle continue richieste dell’opposizione di centrosinistra “Castelfranco Unita” e della mozione presentata dal nostro gruppo consiliare a luglio scorso. Ci dispiace che dopo le scorse settimane il Sindaco Fabio Mini non abbia trovato tempo e modo per essere presente personalmente anziché delegando altri. Sarebbe stato un modo per fare chiarezza sui valori dell’antifascismo ora che ricopre un ruolo istituzionale. Crediamo necessario coltivare l’importanza della memoria storica e collettiva, come patrimonio da difendere e preservare e da cui imparare".

Fucecchio a Sant'Anna con l'assessore Cafaro e #Fucecchiolibera

"Fucecchio non dimentica - questa la nota dell'amministrazione comunale -. E questa mattina l'assessore alla memoria Alberto Cafaro ha voluto ribadirlo con forza partecipando, insieme al gonfalone del Comune, alla commemorazione dell'Eccidio di Sant'Anna di Stazzema in occasione dell'80° anniversario di una delle più efferate stragi dell'estate del 1944, quando i nazifascisti uccisero 560 persone tra cui 130 bambini. Insieme a lui presenti i consiglieri comunali Francesco Bonfantoni e Raffaella Castaldo e alcuni rappresentanti dell'associazione #Fucecchioèlibera".

Pontedera presente con Mori e Salvadori

In rappresentanza del Comune di Pontedera l'assessore Francesco Mori e il presidente del consiglio comunale, Marco Salvadori. "La memoria come scelta e l'impegno verso le giovani generazioni - ha sottolineato Mori - creando sempre più legami, in un vero spirito di solidarietà europeo". "Il messaggio di speranza affidato a questa giornata - ha aggiunto Salvadori - è un esercizio del ricordo che serva a seminare la pace".

Pisa ha ricordato il sacrificio di don Menguzzo e dei suoi familiari

Comune di Pisa, Consiglio Regionale della Toscana, Provincia di Pisa e Associazione Culturale “Il Mosaico” hanno ricordato solennemente l’uccisione a Mulina di Stazzema per mano delle SS tedesche di Don Fiore Menguzzo e dei suoi familiari. La commemorazione dell’80° Anniversario dell’eccidio si è svolta giovedì 8 agosto. La commemorazione si è svolta a Pisa in via Beccaria, dove il sacerdote e la sua famiglia abitavano durante gli anni dei suoi studi in Seminario. Il vice sindaco Raffale Latrofa, nel ringraziare Giuseppe Vezzoni per la meritoria opera di ricerca che ha portato alla scoperta della strage di Mulina di Stazzema, ha sottolineato che “Pisa da 10 anni sta mantenendo fede al Patto di Amicizia sottoscritto nel nome di Don Fiore con i Comuni di Stazzema, Cascina, Castel Tesino, Domodossola e Pescaglia”. Don Fiore Menguzzo e i suoi familiari, trucidati a Mulina di Stazzema dalle SS tedesche, furono i primi martiri delle centinaia che il sabato mattina del 12 agosto 1944 composero il sacrificio immane di quella che in tutta Italia è conosciuta come la strage di Sant'Anna di Stazzema. Nella Cappella San Giovanni il 6 ottobre 1944, dopo 55 giorni dal massacro, furono traslati i pochi resti delle vittime raccolti fra le macerie della canonica di Mulina di Stazzema. Il sacrificio del prete e dei suoi familiari era stato totalmente dimenticato dalle istituzioni fino all’11 agosto 1991, giorno in cui si tenne la prima commemorazione ufficiale, e solo il 15 novembre 1999 gli fu conferita la medaglia d’oro al merito civile.

 

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