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Eleonora da Empoli al Cairo, per accogliere le piccole vittime di guerra di Gaza

È partita da Empoli per accogliere e sostenere i bambini vittime di guerra ed è tornata dopo aver ricevuto lei, dagli sguardi di chi ha vissuto sotto le bombe, energia e forza per portare a termine la missione e tornare alla sua vita di tutti i giorni.

Con il cuore ancora traboccante di emozione, Eleonora Paolinetti, volontaria empolese della Misericordia, racconta a gonews.it la sua esperienza con la missione internazionale coordinata dal Cross di Pistoia. Missione che ha portato ieri in Italia sedici bambini dalla Striscia di Gaza, alcuni feriti anche in modo grave, con i loro familiari.

“Avevo dato la mia disponibilità per questo tipo di missioni da tempo, ma non mi sarei aspettata di venire chiamata così, mentre ero a lavorare e, nel giro di pochi giorni, dover partire” Racconta con grande partecipazione Eleonora. “Eppure, quando il mio responsabile Daniele Casini mi ha chiamata, non ho avuto dubbi”.

“Siamo partiti lunedì sera da Pisa con un C130 dell’areonautica militare – prosegue nel racconto - appena saliti ci hanno istruiti su cosa fare e soprattutto non fare, perché un aereoplano militare non è certo come un aereo normale. Arrivati al Cairo, abbiamo dormito e poi, al mattino dopo, abbiamo accolto il gruppo di bambini e familiari. Il nostro scopo era di sostenere e intrattenere i bambini e le famiglie, persone provenienti da situazioni tragiche, mentre infermieri e medici si prendevano cura delle persone malate. Così abbiamo fatto giocare i piccoli, abbiamo disegnato, abbiamo anche cercato di farli parlare, perché oltre all’arabo anche i piccoli conoscono già qualche parola di inglese. Non sapevamo bene come comportarci, perché sappiamo che queste persone vivono una situazione tragica, ma non volevamo creare un clima di tristezza. E ci siamo meravigliati perché sono stati loro stessi, con la loro energia, i loro sguardi, a darci la forza e la capacità di guardare avanti. Forse proprio perché hanno visto la distruzione, sono portatori di una grande forza vitale.”

La comitiva di bambini, accompagnatori e personale di supporto, ha volato dal Cairo a Bologna su due aerei. Uno della Guardia di Finanza e un C130 dell’aeronautica militare, sul quale volava anche Eleonora e i bambini più fragili. Atterrati a Bologna, i sedici bambini hanno preso la strada per le loro destinazioni: Torino, Milano, Bergamo, Bologna, Ancona, Trieste, Terni, Perugia e appunto l’ospedale Meyer di Firenze con i casi più gravi.

Rientrata a Empoli, Eleonora, 26 anni, un passato di OSS alla Rsa Chiarugi, ha già ripreso il suo lavoro attuale, quello di cassiera al Centro Coop. E nel tempo libero, riprenderà a fare la volontaria per il servizio di emergenza 118 con la Misericordia. Ma rimarrà indelebile, d’ora in avanti, il ricordo di questa esperienza. Esperienza, quella di Eleonora, che è patrimonio di tutti i volontari empolesi perchè, come ha scritto a tutti loro il Provveditore, Gionata Fatichenti, "Dobbiamo sentirci tutti fieri di essere parte di una bella associazione e di un grande movimento che ancora una volta è stato scelto" per operare in queste missioni di solidarietà.

Eleonora Paolinetti con il Provveditore Gionata Fatichenti al momento della partenza per Il Cairo

“Ringrazio l’Arciconfraternita di Misericordia per questa opportunità che mi ha dato, è stata un’esperienza molto bella e significativa. Quando la bambina con la quale ho giocato, che aveva appena nove anni, mi ha detto in arabo “grazie” per il disegno che abbiamo fatto insieme, ho sentito che avevo fatto qualcosa di importante, ma anche che loro avevano dato a me un grande insegnamento. Non dimenticherò mai questa esperienza.”

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