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Attraeva i cinghiali con il cibo per cacciarli: scoperto nelle campagne di Scandicci

Cinghiali attirati dal mais, al fine di essere abbattuti. È quanto scoperto nelle campagne di Scandicci dove i carabinieri forestali di San Casciano in Val di Pesa sono intervenuti sulla base di una segnalazione di foraggiamento di cinghiali ai fini di abbattimento. Giunti sul posto, l'area in questione di circa venti metri quadrati all'interno del bosco, era facilmente visibile perché il terreno era privo di erba, dal continuo transito degli animali selvatici. Presente nell'area anche una postazione sopraelevata in legno, destinata all'appostamento per fini venatori. La struttura alta tre metri, con due aperture verso il punto di foraggiamento degli animali, usate presumibilmente come punto di sparo, secondo quanto emerso è risultata abusiva. Durante il sopralluogo, è stata trovata una notevole quantità di mais sparso a terra e fondi di caffè, particolarmente gradito ai cinghiali, comprese le tracce di questi ultimi. Ma soprattutto è stata notata una chiazza di sangue fresca e tracce di trascinamento, ad indicare che era avvenuta l'uccisione di un animale.

Così, durante un appostamento, sul posto è arrivato un uomo che in mano teneva una busta contenente granturco, che poi ha sparso al suolo. I militari si sono a quel punto qualificati, contestando all'uomo la condotta illecita. Dagli accertamenti è emerso che il soggetto, pensionato, è in possesso di porto d'armi ma non dell'abilitazione per la caccia di selezione ai cinghiali, pertanto il foraggiamento con finalità di caccia è risultato del tutto irregolare. I carabinieri forestali hanno dunque segnalato l'uomo all'autorità giudiziaria per aver violato il divieto di foraggiamento di cinghiali, ad esclusione di quello finalizzato alle attività di controllo, condotta sanzionata penalmente.

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