Pd riflette su quotazione Multiutility, da sx si 'attende al varco': "Parole positive, seguano i fatti". Ma l'azienda "deve essere pubblica"
La sinistra non-pd nell'Empolese Valdelsa 'attende al varco' il PD sul tema Multiutility dopo il piccolo passo indietro sulla quotazione in Borsa proposto dal segretario regionale Emiliano Fossi e supportato anche dal PD Empolese Valdelsa.
Attraverso una nota firmata da esponenti della sinistra civica e di partito dell'Empolese Valdelsa, si è manifestato "apprezzamento per la presa di posizione del PD Regionale, ma ora, alle parole, devono seguire i fatti", chiedendo quindi al più presto il ritiro delle delibere con cui i consigli comunali hanno supportato la quotazione in Borsa.
La nota è firmata da Leonardo Masi e Sabrina Ciolli per 'Buongiorno Empoli', Francesco Polverini e Ilaria Antonelli per 'Montelupo è Partecipazione', Giuseppe Pandolfi per 'In comune per Vinci', Guicciardo del Rosso e Sandrine Courtes per 'Viviamo Capraia e Limite Guicciardo Sindaco', Gabriel Cordero per 'l'è tutta da rifare' e Susanna Rovai per il "Partito Comunista Italiano"
Le parole di Fossi, pur non costituendo una decisione già presa, aprono un dibattito nel partito a tutti i livelli e impongono un "passaggio chiarificatore" interno per "parlare nuovamente con una voce sola ben definita", per citare le parole usate da Jacopo Mazzantini a nome della segreteria dell'Empolese Valdelsa. Insomma, le voci potrebbero non andare all'unisono, ma il segretario regionale del PD intende fare una riflessione a tutto tondo sull'argomento per provare a cambiar rotta.
I firmatari della nota, però, vanno oltre la quotazione: se i Dem stanno riflettendo sulal quotazione in Borsa al momento non sembra oggetto di discussione la "natura privatistica dell'azienda". Per i firmatari "Alia-multiutility continua, grazie ai cittadini che pagano le tariffe, a fare utili così come farebbe una qualsiasi azienda privata. Invece questa società deve tornare ad essere un'azienda che, per conto dei comuni, gestisce un servizio pubblico e deve farlo a con il servizio ambientalmente e socialmente migliore possibile".
Di seguito la nota:
Anche una parte del PD (quella schleiniana), con un intervento del segretario regionale, ha chiesto di non quotare in borsa la multiutility. La CGIL plaude questa scelta sperando che anche chi aveva proposto la finanziarizzazione dell'azienda Alia-multiutility, ovvero i sindaci di Firenze, Prato e Empoli, seguiti dal PD fiorentino, ci ripensino; ma in realtà questa parte tergiversa dicendo "vedremo".
Il nostro territorio è forse quello che più si è battuto contro la quotazione in borsa, arrivando a raccogliere a Empoli più di 4000 firme per il referendum. Non fraintendeteci, apprezziamo la presa di posizione del PD Regionale ma ora, alle parole, devono seguire i fatti: le delibere di costruzione e quotazione della Multiutility votate dai Consigli comunali dell'Empolese Valdelsa devono variare, togliendo, appunto, l'ipotesi della quotazione.
Non possiamo però fermarci solo all'aspetto del reperimento delle risorse per gli investimenti e chiediamo di andare oltre, riaprendo una discussione sulla natura privatistica dell'azienda. Alia-multiutility continua, grazie ai cittadini che pagano le tariffe, a fare utili così come farebbe una qualsiasi azienda privata. Per noi invece questa società deve tornare ad essere un'azienda che, per conto dei comuni, gestisce un servizio pubblico e deve farlo a con il servizio ambientalmente e socialmente migliore possibile. Occorre che i servizi pubblici essenziali tornino ad essere, appunto, al servizio della cittadinanza e del territorio e non del profitto che deriva da aumenti esagerati delle tariffe. Come ci ricorda il consigliere fiorentino Dmitri Palagi, nelle discussioni nei consigli comunali avvenute a fine 2022, i sindaci, compresi quelli dell’Empolese Valedelsa, hanno presentato e votato la costruzione di Alia-multiutility come una società da finanziarizzare ad ogni costo. Una società che nega ai rappresentanti dei cittadini l’accesso al piano economico finanziario, una società che gestisce il servizio come fosse cosa loro, cosa privata. Per dimostrare che la volontà politica è cambiata, la rinuncia alla quotazione in borsa è soltanto un piccolo passo verso la strada, non semplice ma necessaria, per far tornare i cittadini come aventi diritto dei servizi e non come utenti paganti sui quali fare lauti guadagni.
Leonardo Masi e Sabrina Ciolli per "Buongiorno Empoli"
Francesco Polverini e Ilaria Antonelli per "Montelupo è Partecipazione"
Giuseppe Pandolfi per "In comune per Vinci"
Guicciardo del Rosso e Sandrine Courtes "Viviamo Capraia e Limite Guicciardo Sindaco"
Gabriel Cordero "l'è tutta da rifare"
Susanna Rovai "partito comunista Italiano "