Polemica a Santa Croce per il post del consigliere Baldi sull'incontro Carini-Khelif
"Abbiamo letto come molti cittadini il post facebook (poi ritirato) del consigliere comunale con delega allo sport, Flavio Baldi. La gravità di ciò che ha scritto risiede nella totale mancanza di tatto e di rispetto verso i temi della sessualità e delle differenze di genere". Così inizia una nota del gruppo consiliare "Insieme per Santa Croce", in riferimento ad un post pubblicato nei giorni scorsi dal consigliere Baldi, poi rimosso, in merito all'atleta algerina Imane Khelif prima che fosse disputato l'incontro di pugilato con l'atleta italiana Angela Carini alle olimpiadi di Parigi. Del tema hanno ampiamente parlato in queste ultime ore i quotidiani nazionali e, come riportato da più testate l'atleta algerina, già precedentemente in gara a mondiali, non alla sua prima olimpiade e per la quale per Parigi è stata confermata l'idoneità dal Comitato Olimpico Internazionale, secondo quanto emerso sulla base delle informazioni disponibili sembrerebbe essere una persona intersex, dunque erronamente definita spesso trans. Come spiegato dall'Istituto Superiore di Sanità, la definizione racchiude "tutte le variazioni innate (ovvero presenti fin dalla nascita) nelle caratteristiche del sesso, caratteristiche che non rientrano nelle tipiche nozioni dei corpi considerati femminili o maschili. Queste variazioni possono riguardare i cromosomi sessuali, gli ormoni sessuali, i genitali esterni o le componenti interne dell’apparato riproduttivo".
"Nulla c'entra il merito sportivo del "caso" Carini-Khelif, - proseguono da "Insieme per Santa Croce" - sul quale certamente si potrebbe dibattere a lungo e su cui permangono seri dubbi: rimane fortunatamente la piena autonomia in materia degli organismi sportivi nazionali e internazionali. Quel post aveva semplicemente un chiaro intento denigratorio nei confronti di una categoria specifica di individui e di cittadini. Crediamo che il consigliere Baldi, con le sue azioni, con la sua incontinenza verbale, con i suoi atteggiamenti da "leone da tastiera", abbia gravemente danneggiato la rispettabilità e l'onorabilità dell'istituzione che rappresenta. Non si tratta del primo episodio di questo genere. Santa Croce sull'Arno e la sua storia, fatta di tolleranza, ma anche di grande impegno sociale attraverso lo sport, non meritano di essere trascinati tanto in basso. Gli stessi cittadini di Santa Croce sull'Arno hanno spesso dimostrato di essere a un livello ben superiore rispetto a quello del consigliere Baldi, che dovrebbe rappresentarli. Ebbene lo stesso Baldi si dimentica che il suo incarico istituzionale gli imporrebbe di rappresentare proprio tutti i cittadini, anche coloro che non lo hanno votato. Onori ed oneri dell'essere al governo del Comune. Crediamo altresì che Baldi non abbia ancora ben capito nemmeno dove si trova, di quali comportamenti minimi debba tenere per il ruolo che ricopre: un disastro totale, per altro annunciato!
Lo dimostrano non solo lo scivolone del suo post su facebook, - si conclude la nota - ma anche le risposte evasive e non pertinenti nell'ultima seduta del consiglio comunale sulle interrogazioni presentate dal nostro gruppo di minoranza. Crediamo che Baldi abbia disonorato coi suoi comportamenti l'istituzione che rappresenta, le sue dichiarazioni sono incompatibili con i valori del vivere civile che da sempre caratterizzano Santa Croce sull'Arno. Stiamo perciò valutando una mozione di sfiducia nei confronti del consigliere. Chiediamo intanto al Sindaco Giannoni di intervenire e prendere pubblicamente le distanze da Baldi e dalle sue volgarità".
Nella giornata di ieri il consigliere di maggioranza di centrodestra, sul suo profilo ha fatto una nuova dichiarazione: "Dal momento che il mio post è stato frainteso da molti, perché forse scritto in modo molto semplicistico, lo ritiro e mi dispiaccio del fraintendimento. Vediamo se riesco a esprimere meglio il mio pensiero. In primo luogo - scrive Baldi - tengo a precisare di non essere transfobico, ovvero ciascuno per me può vivere come crede la propria sessualità e non ho mai espresso opinioni diverse. Entrando poi nel merito del contenuto del post ora ritirato e che ho fatto come cittadino e non come consigliere con delega, anche se capisco che questo non sia immediato da comprendere, intendevo dire che non sono d'accordo sulla scelta di far combattere questo incontro di pugilato vista anche la sua rilevanza mediatica, perché temo che possa inficiare il lungo lavoro che in tutta Europa, in Toscana e a Santa Croce sull'Arno è stato fatto contro la violenza sulle donne, dal momento che come messaggio culturale ho paura che qualche persona possa fraintenderlo. Il timore è che questo combattimento sportivo possa inficiare un principio sacrosanto: che le donne non devono essere soggette a nessuna forma di violenza, tanto meno quella fisica. Alla fine si tratta di uno sport, fisicamente pesante e che per sua natura comporta una prova fisica violenta, con questo ovviamente non disconosco il valore degli sport femminili in tutte le loro forme, ma ripeto il timore è che possa essere frainteso vista la storia personale di uno degli sfidanti. Ecco quello che volevo esprimere e che forse ho scritto con parole troppo semplici e inappropriate".
Il sindaco Giannoni: "Sicuri che il consigliere abbia utilizzato parole inappropriate in buona fede"
Anche il sindaco Roberto Giannoni interviene sulla vicenda. "Siamo sicuri che il consigliere Baldi abbia utilizzato parole inappropriate in buona fede e forse abbia commesso un peccato di semplicità fuorviando inavvertitamente il senso. Siamo altresì sicuri che volesse esprimere un concetto ben diverso, come poi lui stesso ha precisato, ovvero che questo incontro possa essere frainteso da qualcuno nei termini del contrasto alla violenza sulle donne, politiche sportive-culturali che non solo sposiamo ma di cui riconosciamo ogni valore. Quindi siamo sicuri che Baldi intendesse dire che anche lo sport dovrebbe impegnarsi nella sensibilizzazione su questo delicato tema".
"Come Sindaco - prosegue Giannoni - e come vertice dell'Amministrazione comunale di Santa Croce sull'Arno, ci tengo a specificare, a scanso di ogni ulteriore fraintendimento che la transfobia non appartiene alla nostra cultura e quindi siamo convinti che non sia propria neppure del consigliere Flavio Baldi. In merito alle politiche sportive riteniamo che, tanto gli uomini quanto le donne, abbiano diritto a praticare lo sport che preferiscono e perché no a primeggiare. La storia della pallavolo a Santa Croce sull'Arno lo insegna".