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Nell'Asl Toscana Centro si fuma di più, mentre le ragazze bevono più dei ragazzi: lo studio e i dati

Nell'Azienda Usl Toscana Centro si fuma di più, ma il consumo di alcol è in linea. I giovanissimi, però, dicono di aver avuto almeno un'ubriacatura nell'ultimo anno. E, sempre tra i giovani, c'è un alto consumo di sostanze psicotrope. Invece l'attività fisica? I maschi ne praticano più delle femmine, ma tutti e tutte hanno sviluppato una migliore abitudine a consumare frutta e verdura.

È quanto emerge dall’ultima relazione sanitaria dell’Azienda Usl Toscana Centro sugli stili di vita della popolazione residente nei territori di Empoli, Firenze, Prato e Pistoia. I comportamenti - valutati dal gruppo di lavoro della UFC Epidemiologia dello Staff Dipartimento Prevenzione, composto da Miriam Levi, Francesco Cipriani, Letizia Fattorini e Mario Bruschi - riguardano sia i ragazzi nella fascia di età tra i 14 e i 19 anni sia gli adulti tra i 18 e i 69 anni.

Partiamo dal fumo. Tra gli adulti, i fumatori e le fumatrici sono leggermente di più rispetto alle altre zone della Toscana: se il dato regionale è 22,9%, nell'Asl TC siamo a 24,7%. Chi fuma venti o più sigarette al giorno è in numero minore rispetto alla media: in Toscana è 20,6%, nell'Asl TC 16,2%. La percentuale di adulti che non hanno mai provato a fumare nell'Asl TC è inferiore rispetto a quella rilevata in Toscana: 55,6% contro 57,4%.

E i giovani e le giovani quanto fumano? Le persone tra 14 e 19 anni fuma in maggiore misura rispetto al resto della Toscana: 15,5% è la percentuale regionale, 16,3% per chi vive nei territori di Empoli, Firenze, Prato e Pistoia. Spostando il focus su chi fuma dieci o più sigarette al giorno il dato è 26,7% rispetto al 27.8% regionale. Il 23,3% del campione intervistato nell’Asl TC ha dichiarato di essere fumatore regolare di sigaretta elettronica, contro il 21,8% del campione toscano.

Dal fumo passiamo all'alcol, anch'esso in diminuzione rispetto al passato. Prima però bisogna considerare persone che consumano quantità a maggior rischio quelle che nei 30 giorni precedenti l’intervista hanno dichiarato un consumo abituale elevato e/o un consumo binge e/o un consumo esclusivamente o prevalentemente fuori pasto. Queste persone, prendendo in esame chi ha tra 18 e 69 anni, sono il 16,8% nell'Azienda Usl Toscana centro: 20,2% maschi e 13,5% femmine; è in linea col 15,8% regionale. Il binge drinking è il consumo eccessivo o smodato di alcolici, la proporzione di adulti che ricade in questa casistica nell'Asl Tc è simile a quella toscana: 8,1% contro 7,5%. Gli adulti che hanno dichiarato di avere guidato entro un’ora dall’aver bevuto 2 o più unità alcoliche nei 30 giorni precedenti all’intervista sono il 5,2%, in tutta la regione 4,7%. Quelli che, nello stesso periodo, hanno consumato alcol esclusivamente o prevalentemente fuori pasto sono 8,5% Asl Tc e 7,6% dato toscano.

E i giovani? Il 52,3% degli intervistati nell'Asl Tc di aver avuto almeno una ubriacatura nei 12 mesi precedenti, statistica simile ai coetanei toscani. Come già registrato da alcuni anni, sono di più le ragazze con questo comportamento (56,9% vs 47,9% tra i maschi), cosa che accade in tutti i territori toscani. Il 46,9% dei partecipanti all’indagine ha riportato almeno un episodio di binge drinking nei 12 mesi precedenti l’intervista, una percentuale molto simile a quella rilevata nel campione toscano (47,4%).

È tempo di parlare di sostanze illegali. L'Asl Toscana Centro è quella in cui il consumo tra i ragazzi è maggiore (24,3% contro il 22,4% regionale), in particolare tra i maschi (sono al 24,9%, le femmine al 23,7%).

La proporzione di adulti che consumano 5 o più porzioni di frutta e verdura, come raccomandato per la prevenzione della salute, è modesta (11,5%), anche se maggiore delle altre zone (10,4% regionale, 8,6% Asl Nord Ovest, 10,2% Asl Sud Est), con valori leggermente migliori nelle femmine (13,4%) rispetto ai maschi (9,4%). Ancora più scarsa l’abitudine tra i ragazzi (Asl TC: 2,8%, regione 3,0%). In tutta la Toscana c’è un trend in miglioramento negli ultimi anni, con l’aumento di chi consuma più frutta e verdura.

Gli adulti che fanno attività fisica nell'Asl Tc sono il 32,7%, meno rispetto al dato regionale che è 34,1%. Gli uomini sono più attivi delle donne, 18,5% contro 27,2%. La sedentarietà negli adulti è diffusa in modo analogo a quanto si rileva in regione Toscana (Asl Tc 30,5%, regione 31,3%) e lo stesso è vero per i ragazzi (13,2% contro 12,6%). Il trend temporale della sedentarietà è stabile da alcuni anni.

Rispetto al peso corporeo e al peso ideale per la prevenzione dalle malattie, si registrano valori nell’AUSL TC leggermente migliori di quelli toscani, con valori di sovrappeso del 26,8% rispetto al 27,6% della Regione Toscana. Per questo indicatore i maschi analogamente alle altre aree, hanno valori peggiori delle femmine (M: 34,0%; F: 19,8%), mentre sull’obesità i valori sono simili tra i maschi e femmine (M: 7,8%; F: 7,3%) ed anche tra le aree geografiche (Asl Tc: 7,5%, Toscana: 8,0%).  Naturalmente tra i ragazzi il sovrappeso è meno diffuso e maggiore nei maschi rispetto alle femmine (M: 19,1%; F: 10,2%). Lo stesso è vero per il sottopeso, problema tipicamente giovanile, diffuso nel 2,9% dei ragazzi rispetto al 2,7% della Toscana.

Lo studio si focalizza anche sui comportamenti alla guida. Il 22,7% degli studenti dichiara di possedere la patente, il 30,4% dei maschi rispetto al 14,6% delle femmine. Questo dato è inferiore a quello medio toscano, dove i ragazzi patentati rappresentano circa il 26,6% del campione. Il 13,4% dei giovani ha dichiarato di aver avuto almeno un incidente nella vita mentre erano alla guida del mezzo, con una prevalenza maggiore tra i maschi (17,9%) rispetto alle femmine (8,5%), coerentemente con il dato toscano.

Un fattore rilevante è la percentuale di studenti che guida sotto l'influenza di alcol o sostanze psicotrope. Questo comportamento è stato riportato dal 7,7% degli intervistati per quanto riguarda l’alcol e dal 5,6% per quanto riguarda le sostanze, con una prevalenza maggiore tra i maschi rispetto alle femmine (alcol: 10,3% M e 4,6% F; sostanze: 8,1% M e 2,9% F), coerentemente con quanto si osserva a livello regionale, indicando una maggiore propensione tra i maschi a comportamenti di guida rischiosi. Le differenze di genere sono riscontrabili anche tra coloro che hanno utilizzato un dispositivo elettronico (più frequentemente lo smartphone, ma anche tablet, navigatore, autoradio etc.) mentre hanno avuto un incidente stradale essendo alla guida di un mezzo. In questo caso, tuttavia, il comportamento rischioso è significativamente più prevalente tra le femmine (16,3% rispetto al 10,3% tra i maschi), mentre a livello regionale questa differenza è più marginale.

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