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Laguna di Orbetello, richiesta calamità nazionale. Giani: "Ristori ai pescatori"

Eugenio Giani (foto gonews.it)

Sull’emergenza della Laguna di Orbetello, soffocata dalla decomposizione delle alghe, la moria di pesci e in sofferenza anche per i cambiamenti climatici, la giunta regionale si muoverà su tre fronti. Lo spiega il presidente Giani dopo il sopralluogo stamani sul posto degli assessori Monni e Marras e dopo la seduta di giunta che c’è stata nel pomeriggio.

Attraverso quanto previsto dalla norma di Protezione civile sull’emergenza regionale sarà offerto un sostegno all’amministrazione comunale per le spese che ha dovuto affrontare nell’immediato. “Lavoreremo anche – spiega il presidente –, attraverso un apposito gruppo di lavoro, ad un legge sui ristori: vogliamo sicuramente aiutare i  pescatori che hanno avuto un danno economico per il minor pescato raccolto e alcuni stabilimenti turistici e balneari di Ansedonia che hanno subito disagi”. L’acqua infatti è sì balneabile, come ha certificato anche stamani Arpat,  ma le alghe in decomposizione e la situazione nella laguna hanno magari dissuaso molti dall’andare in spiaggia.

“La Regione naturalmente - prosegue Giani - chiederà il riconoscimento dello stato di calamità naturale al Governo, come fu fatto nel 2015: passaggio essenziale per ristorare in maniera complessiva le attività legate alle pesca e finanziare attraverso il Feampa il ripopolamento della laguna”.

Per Giani in ogni caso l’emergenza della laguna va affrontata in maniera strutturale, al di à del momento contingente. “E’ dal 2015 che ogni anno, più o meno, assistiamo puntualmente a questo fenomeno nel momento di massimo surriscaldamento”, spiega. “A questo punto ritengo che debbano essere individuati interventi strutturali. Abbiamo bisogno del parere degli scienziati, che ci dicano che cosa dobbiamo fare. Dobbiamo intervenire sui canali, anche sotterranei, per favorire la circolazione dell’acqua e bonificare i luoghi da liquami”.

“Quello di Orbetello è un sito di interesse nazionale”, conclude . “Individuate le cose da fare, noi come Regione siano pronti a fare la nostra parte, ma anche il Governo deve fare la propria e sostenerci finanziariamente”.

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